Fuggi fuggi dagli alberghi, dai resort e dalle strutture termali di Ischia dopo il terremoto che ha scosso l’isola verde nel golfo di Napoli. Dopo una notte trascorsa all’aperto, nelle piazze, sulle spiagge oppure negli spazi esterni delle strutture ricettive, centinaia di vacanzieri e turisti hanno deciso di tornare a casa, mettendo forzatamente fine alle proprie vacanze. Morte e distruzione hanno, infatti, violentemente fatto precipitare la nota località di villeggiatura in un luogo di tristezza e di paura.
Molte le strutture ricettive, di tutti e sei i comuni dell’isola, che hanno registrato danni. Alcuni sono inagibili, per altri sono ancora in corso delle verifiche. Durante la notte sono state 1.051 le persone che hanno raggiunto Pozzuoli, sulla terraferma, grazie a tre corse di traghetti organizzate appositamente sotto il coordinamento del Comando generale delle Capitanerie di porto e centinaia saranno i vacanzieri che, da questa mattina, lasceranno Ischia. Quasi tutti gli hotel hanno organizzato apposite navette per garantire i trasferimenti presso i porti e permettere il deflusso dei turisti.
Anche molti napoletani, proprietari di case al mare sull’isola, hanno deciso di rientrare in città soprattutto perché in preda allo spavento. La scossa del 4 grado della scala Richter delle 20.57 e le successive 14 repliche, che hanno colpito soprattutto Casamicciola, hanno provocato numerosi danni anche se è ancora prematuro fare una conta precisa. Decine gli alberghi che dovranno ricorrere a ristrutturazioni e ripristini nel pieno della stagione turistica ancora in svolgimento. Un pesante contraccolpo per il turismo e per l’economia isolana.