Uno dei protagonisti della seconda giornata del Cortile di Francesco, il convegno realizzato dal Sacro convento di Assisi, è stato Carlo De Benedetti. “L’editore in pensione” (la definizione è sua), oggi presidente onorario del gruppo Gedi, nato dalla fusione di Itedi ed Espresso, nel suo intervento si è concentrato su informazione e giornalismo. “È importante far sopravvivere i giornali, che sono un pilastro della democrazia, e lo dico in qualità di convinto democratico – ha detto – Quando ancora oggi arriva un regime dittatoriale, i primi a essere eliminati sono loro”.
De Benedetti ha sottolineato però che anche i giornali e i giornalisti devono fare alcuni sacrifici. “Non servono sussidi, ma chi partecipa al mondo dell’informazione deve contribuire all’aumento inevitabile dei costi”. L’intervento dell’editore, moderato dal giornalista di Repubblica Massimo Giannini, è stato anche l’occasione per fare il punto sullo stato di salute dell’informazione italiana. Si è parlato del continuo calo delle copie e dei proventi pubblicitari. De Benedetti ha auspicato “un confronto vero fra chi produce informazione e chi ne beneficia”. E ha riservato un attacco ai colossi dei social media, su cui si riversa un grande flusso di notizie prodotte dalle redazioni dei giornali. “A noi produrre informazione costa, e quindi chi se ne appropria non può farci i soldi e basta. Chi opera in questo mondo deve partecipare ai costi”. L’obiettivo, secondo lo storico editore di Repubblica, è arrivare ad un accordo europeo, magari partendo proprio dall’Italia.
Agli eventi del Cortile di Francesco erano presenti altre personalità del mondo imprenditoriale e politico. Fra loro anche l’ex presidente del consiglio Romano Prodi, che ha definito “un esempio nazionale” la ricostruzione della Basilica di Assisi, danneggiata gravemente dal terremoto del 1997, quando a Palazzo Chigi c’era proprio il Professore.
Oltre ai ministri Valeria Fedeli, Graziano Del Rio e Marco Minniti, hanno partecipato alla due giorni del convegno anche il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, il filosofo Massimo Cacciari, l’artista Christo e il violinista Uto Ughi, che ha tenuto un concerto assieme all’Orchestra dei giovani talenti.
A fare gli onori di casa, padre Mauro Gambetti e padre Enzo Fortunato, rispettivamente custode del Sacro convento di Assisi e direttore della sala stampa.
Foto Stefano Carofei/Imagoeconomica