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Centro-sinistra in vantaggio grazie alle astensioni. Lo studio di D’Alimonte

Mentre è già iniziata la maratona elettorale che porterà a sapere tra qualche ora quale sarà l’esito reale del voto, si rincorrono i primi dati, indiscrezioni, commenti.

Nell’incertezza che ancora prevale, può essere utile un confronto con i risultati del 2008. Lo ha fatto il Centro italiano studi elettorali, diretto da Roberto D’Alimonte, che ha correlato la variazione rispetto alle precedenti politiche nell’affluenza registrata ieri sera alle 22 nelle diverse province, con i risultati delle due coalizioni alle politiche del 2008. Nel centrosinistra sono sommati il Pd, l’Idv, il Ps e la Sa. Il centrodestra è costituito da Pdl, Lega, Mpa e Destra.

Cosa emerge? L’astensionismo potrebbe aver avvantaggiato il centro-sinistra. Nello studio, la varianza dell’affluenza spiegata dalla differenza nel 2008 tra centrosinistra e centrodestra sfiora il 17%. In generale si nota come la forza elettorale nel 2008 del centrosinistra e del Pd sia correlata positivamente all’aumento dell’affluenza. Al contrario, la correlazione è negativa fra i voti 2008 del centrodestra e del Pdl e la crescita della partecipazione.

Ciò significa che il calo dell’affluenza è stato particolarmente marcato nelle aree in cui cinque anni fa il centrodestra andò meglio e invece più contenuto laddove il centrosinistra si era difeso. Viene spiegato quindi che non si può concludere che siano stati proprio gli elettori di centrodestra a disertare maggiormente le urne, ma sulla base di queste analisi si può comunque ipotizzare che ci possa essere stato un’astensionismo asimmetrico che potrebbe avvantaggiare Pierluigi Bersani.



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