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Cosa faranno insieme Agi e Aci su sicurezza stradale e motori

Mobilità, innovazione, motori e lifestyle, sicurezza e cultura sportiva. Sono questi i temi al centro della nuova collaborazione editoriale tra Aci Automobile Club d’Italia e Agi Agenzia Italia che prevede la realizzazione di contributi multiautore sulle principali piattaforme multimediali dell’agenzia nel settore dei motori e della sicurezza stradale, realtà in continua evoluzione.

Obiettivo della collaborazione è la diffusione di una nuova cultura dell’automobile, grazie al presidio dei molteplici versanti della mobilità. L’evoluzione culturale e tecnologica che ha caratterizzato la società negli ultimi anni richiede, infatti, sempre più un nuovo approccio alla mobilità, che guardi all’automobile non solo come ad un mezzo di trasporto ma anche come fattore di costume, sociale, economico e sportivo. Una mobilità nuova che esalti, quindi, le responsabilità di ciascuno e che spinga verso atteggiamenti etici e sostenibili del muoversi, a beneficio della società presente e futura.

“Rispondere con continuità e con capacità di innovazione alle esigenze e ai problemi del mondo automobilistico è oggi una delle sfide principali che Aci si trova ad affrontare quotidianamente” – ha dichiarato Ludovico Fois, Consigliere per le Relazioni Esterne e Istituzionali dell’Automobile Club d’Italia, nonché Direttore Editoriale della rivista l’Automobile – “Questa nuova sinergia con Agi rappresenta un valore aggiunto che ci consente di diffondere una nuova cultura dell’automobile”.

“Il mondo dei motori si è trasformato in modo straordinario, interpretando e spesso creando i diversi modelli di crescita sociale e culturale. Una trasformazione che, anche grazie ai nuovi processi innovativi e digitali, prosegue oggi in maniera più radicale” – ha sottolineato il Direttore di Agi, Riccardo Luna – “Noi di Agi siamo quindi contenti di poter raccontare insieme ad ACI questi cambiamenti e queste nuove tendenze, espressione di una cultura dell’automobile condivisa e di un linguaggio comune”.


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