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Cento milioni di utenti attivi per Instagram

“Oggi, siamo entusiasti di annunciare che ci sono al momento 100.000.000 di utenti attivi su Instagram. Avete letto il numero giusto: cento milioni di persone usano Instagram ogni mese!”. E’ con questo entusiasmo che il social network ha annunciato oggi l’ottimo risultato pubblicando anche una foto del suo team.

Ma quali sono le ragioni del successo di Istagram, l’applicazione di photo sharing acquistata lo scorso anno da Facebook? Certamente il fatto che unisce la macchina fotografica e la camera oscura, illudendo ogni utente di essere il nuovo Henry Cartier-Bresson, e permettendo di condividere con amici e sconosciuti i nostri momenti intimi, i viaggi, le feste e la vita quotidiana.

Tra Facebook e Twitter

Anche se il successo di Instagram non è comparabile con quello di Facebook, che ha all’attivo più di un miliardo di utenti, il social network ha ora la metà degli users di Twitter, che a dicembre ha annunciato di aver raggiunto la soglia di 200 milioni di utenti. Tra i due è in corso da mesi una battaglia, nel tentativo di fidelizzare gli utenti: da dicembre, le foto scattate con Instagram non sono più visualizzabili direttamente su Twitter, ma è necessario collegarsi a Instagram per vederle e commentarle. Ma Twitter non si è fatta sorprendere – visto che era prevedibile un cambio di strategia con l’acquisto di Instagram da parte di Facebook – e ha lanciato Vine, una nuova versione che permette agli utenti di scattare, tagliare e ritoccare le foto con otto filtri, e di condividerle. I dati di Instagram impressionano per il fatto che sono stati raggiunti in poco più di due anni, visto che la app è stata lanciata nell’ottobre 2010, e che per iscriversi serve un iPhone o un dispositivo Android (Facebook, per esempio, ha raggiunto i 100 milioni di utenti a oltre quattro anni dal lancio).

Le accuse

L’applicazione di photo sharing è stata recentemente accusata, con le nuove normative, di violare la privacy degli utenti, permettendo l’uso delle foto a scopi promozionali. Dopo il dietrofront di Kevin Systrom, cofondatore di Instagram, causato dalla rivolta scatenatasi sul web, la app è stata comunque accusata di non fare nulla per evitare l’uso a scopo commerciale delle foto, all’insaputa degli autori. Ma questo è il rischio che si corre in una sharing community.



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