L’editoriale di “Fabbrica società”, il giornale della Uilm che sarà on line da martedì 31 ottobre
Il tempo corre veloce anche nella vita dei sindacati. La Uil ha stabilito luogo e data del proprio Congresso. La 17esima assise congressuale della Confederazione guidata da Carmelo Barbagallo si terrà a Roma dal 21 al 23 giugno. Le “tute blu” della Uilm, invece, decideranno la data ed il luogo del loro congresso al termine dei lavori del Consiglio nazionale che si riunirà nella capitale il prossimo 8 novembre.
LA UIL E LE PENSIONI
Tra i temi che stanno a cuore alla Uil è quello dell’innalzamento automatico dell’età pensionabile previsto dal governo, una scelta a cui tutti i sindacati confederali si oppongono. Nei primi giorni di novembre l’esecutivo potrebbe convocare le organizzazioni sindacali per discutere, tra le altre cose, anche del succitato aumento che scatterebbe nel 2019. “Ci sono alcune sollecitazioni importanti – ha sollecitato a questo riguardo proprio il segretario generale Barbagallo – anche da parte del mondo della politica che chiedono il blocco dell’incremento automatico dell’età pensionabile. La nostra mobilitazione continua: chiederemo incontri ai gruppi parlamentari e ai Presidenti del Senato e della Camera. Al Consiglio confederale della Uil ho chiesto il mandato a fare tutto il possibile per arrivare a un accordo con il Governo: noi siamo il Sindacato riformista. Ma se non sarà possibile ottenere risultati sia chiaro a tutti che non abbiamo derubricato la lotta sindacale”
LA UILM E L’ILVA
La Uilm, da parte sua, è particolarmente attiva sul fronte riguardante il futuro dell’Ilva. I sindacati metalmeccanici sono stati invitati dai commissari straordinari del gruppo siderurgico in questione e dal “management” di AM Investco Italy ad un confronto presso il dicastero dello Sviluppo economico che si terrà nella mattina del 31 ottobre. “Occorre ristabilire – spiegano Fim, Fiom e Uilm- le condizioni iniziali del confronto senza condizioni prestabilite e vincolanti. Il negoziato si può avviare solo a partire da un serio confronto sul Piano Industriale ed ambientale e con approfondimenti su investimenti, volumi produttivi ed organizzazione del lavoro anche in rapporto all’indotto”. Rocco Palombella ha un’idea precisa di quel che sta accadendo: “Quando l’Ilva passò nelle mani di Riva – ha ricordato il leader della Uilm- pensai che fossimo davanti all’ultima riorganizzazione della siderurgia. Già quello fu un passaggio lacrime e sangue. Ora siamo messi addirittura peggio, perché neanche Riva azzerò i diritti acquisiti come vuole fare AmInvestCo”.
CONFINDUSTRIA E LA POLITICA
Anche il mondo confindustriale non sta a guardare: “A Febbraio –ha annunciato il suo presidente Vincenzo Boccia- faremo delle assisi di tutto il sistema confederale, perché vogliamo proporre prima delle elezioni, un’agenda politica equidistante dai politici, ma non dalla politica. Abbiamo chiari gli obiettivi, i fini ed i risultati: riprendere a correre così da mantenere non solo la posizione di seconda potenza manifatturiera d’Europa, ma di andare oltre”.
FAR CONOSCERE INVESTIMENTI ED OCCUPAZIONE
Di una cosa c’è certezza: sia i lavoratori che le aziende hanno la fisiologica necessità che si ampli lo spazio tecnologico della manifattura italiana attraverso la ripresa degli investimenti e dell’occupazione. Insomma, occorre cogliere l’attimo! Tradotto: il tempo non è una variabile indipendente e per fare in modo che non trascorra invano è indispensabile che il lavoro derivante dagli investimenti rappresenti un vero e proprio passaggio epocale nelle scelte di sindacati ed imprese.