Il Kth Royal Institute of Techonology ha sviluppato un metodo semplice e poco costoso per la valutazione dell’impatto climatico dell’inurbamento, fenomeno che non ha ricevuto fino ad ora l’attenzione scientifica necessaria specialmente in Cina, dove la popolazione urbana è passata dal 20% al 50% negli ultimi vent’anni.
Come spiega il sito di Science Daily, il metodo utilizza sia immagini satellitari che radar (non influenzate dalle condizioni meteorologiche) per calcolare l’impatto ambientale, come per esempio la perdita di superficie agricole o forestale.
Un problema particolare è quello rappresentato dalle “isole di calore urbane”, aree che sono significativamente più calde rispetto a quelle circostanti (in media da uno a tre gradi centigradi, con un picco di 12 gradi): tra gli effetti vi sono un maggior consumo di energia dovuto ai sistemi di aria condizionata, un maggiore tasso di inquinamento e quindi di patologie collegate.
