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La nuova legge elettorale di Putin

Nuova modifica alle regole per le elezioni della Duma: torna il mandato unico, si abbassa la barriera di ingresso e non sarà consentito di portare al voto coalizioni elettorali. Il presidente russo Vladimir Putin ha presentato in Parlamento una nuova versione della legge per l’elezione dei deputati della camera bassa del Parlamento, secondo il servizio stampa del Cremlino. Una norma definita “liberale” dal quotidiano Kommersant e che nei fatti toglie potere al grande partito governativo Russia Unita, divenuta una struttura sempre più ridondante per il potere centrale.

Secondo il documento, i candidati saranno nominati sia dai partiti, sia per spontanea candidatura, da indipendenti. Le liste di partito riceveranno mandati in maniera proporzionale al numero di voti. In sostanza il disegno di legge stabilisce un sistema misto di elezioni della Duma di Stato: 225 membri saranno eletti da liste di partito e lo stesso numero per auto candidatura. La barriera di ingresso sarà al 5%, e non più al 7%.

Il numero di deputati eletti da liste di partito viene tagliato a metà da 450 a 225, si dimezzano anche le dimensioni consentite della lista (che dovrà comprendere 200-300 candidati) e il numero minimo di gruppi regionali (almeno 35). Il disegno di legge è stato preparato per conto del presidente sotto il controllo del capo dell’amministrazione del Cremlino, Sergei Ivanov.

Dal 1993, le elezioni alla Duma di Stato si sono svolte nell’ambito di un sistema misto: 225 deputati sono stati eletti a mandato unico nei distretti a sistema maggioritario, mentre 225 persone venivano da liste di partito. Nel 2005 è stato istituito un sistema elettorale proporzionale e vennero vietati i blocchi elettorali. Nel dicembre 2012, il presidente Vladimir Putin ha proposto “ripensare” al ritorno dei blocchi elettorali, ma evidentemente non l’ha ritenuta una buona idea.

Sempre rifacendosi alla storia della legge elettorale, nel 2007, la soglia per i partiti è stato aumentata dal 5% al 7%. Nel 2011 erano stati accolti gli emendamenti che riducevano le barriere di accesso al 5% alle elezioni della Duma di Stato nel 2016. Nel mese di febbraio 2012, il presidente Dmitry Medvedev ha presentato un disegno di legge che prevede l’elezione dei deputati di liste di partito con la nomina dei candidati di 225 “unità territoriali” senza la parte federale della lista.



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