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Ecco come Grillo ha ingaggiato i grillini. Parola chiave: Meetup

Da più di una settimana in molti hanno provato a trovare delle risposte al successo del Movimento 5 Stelle alle elezioni politiche 2013. Una tra queste potrebbe risiedere in quella che è stata definita come una rivoluzione politica: Meetup, ovvero un servizio di social network che ha lo scopo di facilitare l’incontro di gruppi di persone collocate in varie località del mondo. A proporre questa chiave di lettura è stato Riccardo Luna, ex direttore di Wired Italia e ora editorialista del gruppo l’Espresso, il quale oltre a dichiarare che senza i Meetup non ci sarebbe stato il movimento 5 Stelle, ha messo in risalto su Repubblica come in questa piattaforma dal 2005 siano state avviate discussioni su alcuni dei temi più importanti: acqua, ambiente, trasparenza della vita pubblica.

Le differenze con le sedi di partito

“Se qualcuno ancora si stesse chiedendo come mai Beppe Grillo ha vinto le elezioni politiche del 2013 – scrive Luna – potrebbe trovare le risposte che cerca facendosi un giro su Meetup. È il Facebook della politica, la trasformazione delle vecchie sezioni di partito al tempo delle rete”.
E in questo posto virtuale, dove non esistono sedi fisiche e le riunioni avvengono a costo zero, “ci sono 865 gruppi di ‘amici di Beppe Grillo’ in 711 città di tutto il mondo, comprese Londra, Parigi, Ginevra, San Francisco e Perth, in Australia, dove ci sono “tre cittadini in autoesilio volontario”. Oltre al fatto che non esistono sedi fisse e si azzerino i costi, rispetto alle classiche sezioni di partito i meetup sono veramente attivi: solo nello scorso weekend attraverso questa piattaforma si è dato vita a riunioni in 250 luoghi, dalle grandi città fino a comuni minuscoli e centri rurali.

Come nascono

E se senza i Meetup non ci sarebbe stato il moVimento 5 Stelle, secondo la ricostruzione di Luna, senza l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001 non ci sarebbe stato Meetup: “Il suo fondatore, Scott Heiferman, ai tempi viveva ad un paio di chilometri di distanza da quello che sarebbe diventato Ground Zero. Era uno startupper digitale della prima ora, convinto che con Internet le comunità locali non contavano più nulla. Dopo il crollo delle Torri, rimase stupefatto di scoprire che i newyorchesi sopravvissuti non si ignoravano più: adesso si salutavano e si aiutavano. Volevano incontrare i loro vicini. Lì nacque l’idea di usare Internet per far crescere le comunità locali: per far incontrare le persone con interessi comuni. Nove mesi dopo era nato Meetup che non serve solo alla politica, anzi, ma che in undici anni ha giocato un ruolo imprevedibile nella politica americana che è utile accennare per capire quello che sta capitando in Italia”.

 I Meetup degli Amici di Beppe Grillo

Nati in Italia a partire dal 2005, i Meetup degli Amici di Beppe Grillo sono stati per l’ex direttore di Wired Italia ed editorialista di Repubblica, “un modo per canalizzare e non disperdere le migliaia di commenti che seguivano ogni post del leader e la voglia di partecipazione attiva a livello locale”. A rafforzare tale ipotesi giunge in aiuto uno studio condotto da Damien Lanfrey, un giovane ricercatore italiano della City University di Londra, che fin da allora e per sei anni si è messo a studiare da vicino la trasformazione del blog di Grillo in un movimento civico, fino a dichiarare che “Meetup, nonostante i difetti della piattaforma, ha permesso ai grillini di sviluppare ogni volta una agenda locale diversa che con il tempo è diventata attivismo”.

Le ragioni del successo

Lanfrey parla a proposito di “ingaggio con la cittadinanza”, il quale spiegherebbe la ragione del successo politico di Grillo: “Otto anni di reale e costante ingaggio. Dalla assidua e spesso colorita presenza nelle piazze delle città ad un legame costruito fianco a fianco con il mondo dell’associazionismo che, tradizionalmente più vicino ad un ecosistema di sinistra, ha trovato nel Movimento un supporto credibile, duraturo e spesso strategico”.

Quindi niente arriva per caso: “No, lo tsunami non è arrivato a sorpresa”, conclude Luna.


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