Skip to main content

D’Alema, Frattini e Sorondo parlano della Catalogna. Le foto

Massimo D'Alema, Franco Frattini
1 / 20
Massimo D'Alema, Franco Frattini
Marcello Sanchez Sorondo
2 / 20
Marcello Sanchez Sorondo
Massimo D'Alema
3 / 20
Massimo D'Alema
Massimo D'Alema
4 / 20
Massimo D'Alema
Massimo D'Alema
5 / 20
Massimo D'Alema
Piero Schiavazzi
6 / 20
Piero Schiavazzi
Marcello Sanchez Sorondo
7 / 20
Marcello Sanchez Sorondo
Franco Frattini, Liberio Andreatta
8 / 20
Franco Frattini, Liberio Andreatta
Franco Frattini, catalogna
9 / 20
Franco Frattini
Franco Frattini
10 / 20
Franco Frattini
Massimo D'Alema, Franco Frattini
11 / 20
Massimo D'Alema, Franco Frattini
Massimo D'Alema
12 / 20
Massimo D'Alema
13 / 20
Massimo D'Alema
Massimo D'Alema, Tap
14 / 20
Massimo D'Alema
Massimo D'Alema
15 / 20
Massimo D'Alema
16 / 20
Massimo D'Alema
17 / 20
Massimo D'Alema
Massimo D'Alema
18 / 20
Massimo D'Alema
19 / 20
Massimo D'Alema
Carlo Colomba
20 / 20
Carlo Colomba
Massimo D'Alema, Franco Frattini
Marcello Sanchez Sorondo
Massimo D'Alema
Massimo D'Alema
Massimo D'Alema
Piero Schiavazzi
Marcello Sanchez Sorondo
Franco Frattini, Liberio Andreatta
Franco Frattini, catalogna
Franco Frattini
Massimo D'Alema, Franco Frattini
Massimo D'Alema
Massimo D'Alema, Tap
Massimo D'Alema
Massimo D'Alema
Carlo Colomba

Limes, rivista di geopolitica diretta da Lucio Caracciolo, ha presentato mercoledì il suo volume di dicembre interamente dedicato alla querelle iberica dal titolo “Madrid a Barcellona”.  L’incontro è stato organizzato da Inforelea al Palazzo del Vicariato Vecchio, con gli interventi degli ex ministri degli Esteri Massimo D’Alema e Franco Frattini e di monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali (Pass).

Nel volume la rivista ha ripercorso le tappe della causa indipendentista partendo dalle radici storiche e offrendo alcuni spunti per il futuro delle autonomie in Europa.

“Una catastrofe – ha detto D’Alema all’evento di Limes – frutto di una sequela di errori, una prospettiva dannosa per la Catalogna stessa”. Il presidendente della Fondazione Italianieuropei, che vanta ancora ottime amicizie tra i socialisti spagnoli, ha definito i leader della rivolta “un gruppo dirigente il cui avventurismo ha assunto aspetti tragicomici”. Nulla a che vedere con il fondatore del movimento indipendentista, Jordi Pujol, che D’Alema ricorda come “un fuoriclasse, una sorta di straordinario Andreotti catalano, che sapeva spingere sull’acceleratore dell’autonomismo per fermarsi al momento opportuno”.

A chi ha criticato i tentennamenti del premier spagnolo durante i primi mesi di sommovimenti, Frattini invece ha risposto: “Conosco bene Rajoy, è nel suo carattere decidere dopo aver acquisito tutti gli aspetti della questione”. Mostra invece meno clemenza per l’indifferenza di Bruxelles, dove ha servito come vice-presidente della Commissione UE. “Ridicolo spostare il negoziato a Bruxelles”, avrebbe posto Stato e secessionisti sullo stesso piano, “ma l’Europa doveva fare un passo in più, parlare con più chiarezza”.

(Leggi il resoconto completo della presentazione a cura di Francesco Bechis)

(c) ImagoEconomica



×

Iscriviti alla newsletter