Il 2017 si chiude con una nota positiva per il mercato dell’auto in Italia, nonostante un dicembre in flessione. Il consuntivo, basato sui dati delle immatricolazioni forniti dal ministero dei Trasporti, registra vendite per 1.970.531 vetture, +7,9% sul 2016. A correre sono state soprattutto le autoimmatricolazioni sia in volumi che in quota (circa 360.000 unità, il 18% del totale secondo l’Unrae, l’associazione dei costruttori stranieri).
MENO DIESEL PIÙ IBRIDE
Il diesel non è morto (+6,2%), ma la quota scende dal 57,4% al 56,7%. Molto bene le ibride (+71,0%) che raggiungono il 3,4% di quota (+1,3 punti percentuali) e le elettriche (+38,6%), pure ancora nicchia sfiorando le 2.000 unità. Tra i segmenti, c’è stata una crescita a doppia cifra del C e del D (che aumentano rispettivamente del 12,1% e del 13%), mentre nelle carrozzerie l’aumento è del 30,3% per i crossover e (a sorpresa) del 27,9% per le cabrio e le spider, in calo le monovolume piccole (-11,9%).
CHI È CRESCIUTO DI PIÙ
Tra i marchi generalisti, a crescere di più sono stati Suzuki (+37,37%), Citroen (+29,2%), Dacia (+20,85%), Toyota (+18,37%). Per il gruppo Fiat Chrysler, bene Alfa Romeo (+24,58%), Jeep (+22,32%), Maserati (+42,08%).
PARCO VECCHIO, PERÒ
Michele Crisci, presidente dell’Unrae, sottolinea come il 2018 erediti “il problema della qualità del nostro parco circolante, molto grande e molto vecchio (età media 10,5 anni) sul quale è necessario che i decisori locali, subito, e poi il rinnovato esecutivo nazionale agiscano con determinazione per assicurare la raggiungibilità dei target di emissione previsti per il 2020”. L’analisi sul parco circolante (dati ACI) condotta dal Centro Studi e Statistiche Unrae evidenzia che su un parco totale di 37.843.983, il circolante ante Euro 3 (vetture immatricolate prima del 01.01.2001, quindi con oltre 17 anni di vita) conta 9.567.000 vetture, pari al 25,3% del totale circolante.
PAREGGIO NEL 2018…
Per il 2018, gli analisti di Dataforce prevedono un “sostanziale pareggio con il 2017”, con un mercato auto a quota 1.980.000 unità, con i privati ancora in leggera flessione (-2%), le “True Fleets” (cioè le auto aziendali effettivamente riconducibili a un utente finale: noleggi a lungo termine e immatricolazioni business dirette) in crescita dell’8%, e gli “Special Channels” (ossia noleggi a breve termine e auto-immatricolazioni di Case e Dealer) in forte espansione (ma minore di quella registrata quest’anno): +38%.
…NO, MIGLIORE 2018
Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, con il record del 2017 “l’Italia recupera il rango di grande mercato mondiale dell’auto che aveva perso durante la durissima crisi cominciata nel 2008″, prevedendo che le immatricolazioni nel 2018 supereranno quota due milioni per attestarsi a 2.050.000 ed avere poi un ulteriore balzo nel 2019 per portarsi a 2.200.000 unità.
(Articolo pubblicato su l’Automobile, la testata diretta da Alessandro Marchetti Tricamo ed edita da ACI)