Papa Francesco ha ricevuto i membri del corpo diplomatico accreditato alla Santa Sede durante la presentazione degli auguri del nuovo anno. Durante il suo discorso, il Santo Padre ha espresso “particolare gratitudine all’Italia che in questi anni ha mostrato un cuore aperto e generoso e ha saputo offrire anche dei positivi esempi d’integrazione”. Francesco ha ringraziato le Autorità di quegli Stati che si sono prodigati in questi anni per fornire assistenza ai numerosi migranti giunti ai loro confini: “Penso anzitutto all’impegno di non pochi Paesi in Asia, in Africa e nelle Americhe, che accolgono e assistono numerose persone. Conservo ancora vivo nel cuore l’incontro che ho avuto a Dacca con alcuni appartenenti al popolo Rohingya e desidero rinnovare i sentimenti di gratitudine alle autorità del Bangladesh per l’assistenza che prestano loro sul proprio territorio”.
Il Pontefice ha detto che si augura che “le difficoltà che il paese ha attraversato in questi anni, le cui conseguenze permangono, non portino a chiusure e preclusioni, ma anzi ad una riscoperta di quelle radici e tradizioni che hanno nutrito la ricca storia della nazione e che costituiscono un inestimabile tesoro da offrire al mondo intero”.
“È di primaria importanza che si possa sostenere ogni tentativo di dialogo nella penisola coreana – ha aggiunto Papa Francesco -, al fine di trovare nuove strade per superare le attuali contrapposizioni, accrescere la fiducia reciproca e assicurare un futuro di pace al popolo coreano e al mondo intero […] è importante che possano proseguire, in un clima propositivo di accresciuta fiducia tra le parti, le varie iniziative di pace in corso in favore della Siria, perché si possa finalmente mettere fine al lungo conflitto che ha coinvolto il Paese e causato immani sofferenze. Il comune auspicio è che, dopo tanta distruzione, sia giunto il tempo di ricostruire”.
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