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La gioia di annunciare il nuovo Papa

Chi fa e chi consuma informazione sa bene che il valore della notizia è quasi sempre effimero. Ciò che riempie le pagine di un giornale o invade le discussioni on-line, il giorno dopo è già dimenticato. I fatti storici che le nostre generazioni ricorderanno di questi anni sono pochi. Uno di questi sarà senz’altro la sensazionale scelta di Benedetto XVI di rinunciare alla guida della Chiesa, introducendo la figura del tutto inedita del Papa emerito. Una novità catartica, per dare una scossa e rinnovare una Curia, secondo lo stesso Ratzinger, logorata negli scandali, nell’ipocrisia e nella brama di potere. Si tratta di una ferita che non vuole danneggiare l’istituzione petrina ma semmai rafforzarla. Questo è lo spirito che ha animato il Conclave e le Congregazioni dei giorni precedenti, questa è la responsabilità che i Cardinali chiusi nella Cappella Sistina hanno avvertito. Ecco perché la fumata bianca rappresenta una straordinariamente grande gioia. E’ il segno di una Chiesa che rialza la testa e nell’annunciare Habemus Papam rinnova un messaggio di fede e di speranza. E tutti noi sappiamo quanto ne abbiamo bisogno.


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