La Russia proverà ad interferire nelle prossime elezioni di mid-term. La comunità intelligence americana si aspetta nuovi tentativi di ingerenza nelle elezioni di medio termine che si terranno quest’anno e il cui peso sarà fondamentale per determinare gli equilibri tra le forze politiche in vista delle presidenziali del 2020.
La notizia è di quelle che fanno il giro del mondo in poche ore e proviene da una fonte di assoluto rispetto, la più autorevole in materia: il direttore dell’agenzia di spionaggio più famosa del mondo, la Cia.
Mike Pompeo non ha avuto esitazioni nel puntare il dito contro gli apparati di intelligence russi, colpevoli di aver già attentato ai processi democratici statunitensi nelle ultime elezioni presidenziali.
Il grido di allarme, segnalato dalla Bbc, è stato lanciato dalla conference room del direttore, al settimo piano di Langley ed è destinato a creare non poco scompiglio a Washington nelle stesse ore in cui viene diffusa la notizia delle dimissioni del vice direttore dell’FBI, Andrew McCabe, e l’House Intelligence Committee si appresta a rilasciate un memo – fino ad oggi secretato – in possesso del deputato repubblicano Devin Nunes. Il memo in questione proverebbe possibili abusi da parte del Bureau nelle indagini sui tentativi di condizionamento del voto da parte russa nell’ultima campagna elettorale.
Il clima è dunque tesissimo e l’intervento di Pompeo serve anche a ricucire lo strappo tra il presidente e la comunità intelligence. Come a voler ribadire che tutti gli sforzi sono concentrati in un’unica direzione, quella di contrastare le ingerenze esterne, Pompeo sottolinea che nei briefing presidenziali l’argomento è affrontato con serietà e attenzione da parte di Donald Trump e dei suoi più stretti collaboratori, tra cui il gen. H.R. McMaster, sempre presente ai meeting sulla sicurezza nazionale.
Pompeo non ha perso occasione di sottolineare che l’influenza russa si estende pericolosamente anche ai Paesi europei, tra cui l’Italia, costantemente esposti alle mire destabilizzanti del Cremlino. Un tema assai sentito a Washington, dove è alta l’attenzione su ogni segnale di destabilizzazione che possa provenire dal vecchio continente.
Come sottolineato dal direttore, nonostante le recenti notizie di cooperazione da parte della Cia in attività di antiterroriamo con i servizi russi, non si può abbassare la guardia contro una minaccia concreta e attuale: “Non ho affatto percezione di un passo indietro da parte di Mosca. Anzi, mi aspetto che i russi proveranno a condizionare le elezioni di medio termine. Noi ci faremo trovare pronti e sono sicuro che i cittadini americani potranno esercitare il loro voto liberamente e senza condizionamenti”.