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Cosa rischia l’Italia dopo il rifiuto di far rientrare i marò in India

L’India non ha ridimensionato la sua missione diplomatica in Italia in risposta alla crisi innescata dal rifiuto di Roma di far rientrare a Nuova Delhi i due fucilieri italiani accusati di aver ucciso due pescatori. Lo ha detto in una intervista all’emittente indiana Ndtv, il ministro degli Esteri di Nuova Delhi, Salman Khurdish, sottolineando che ogni eventuale decisione contro l’Italia dovrà essere ponderata perché potrà avere ripercussioni anche economiche.

“Le decisioni non possono essere prese nel vuoto. E’ necessario valutarne le conseguenze, l’intensità delle relazioni in passato e l’atteggiamento che assumeranno gli altri Paesi”, ha detto ancora Khurdish citato dal sito dell’emittente. “Ogni decisione di questa natura richiede sacrifici. Ma se si prende una decisione, bisogna essere pronti a pagarne il prezzo”, ha concluso il capo della diplomazia indiana a proposito dell’approccio cauto del suo governo. “Ovviamente, a tempo debito, prenderemo sulla base delle informazioni della Corte suprema, una decisione finale”, ha concluso il ministro del governo indiano.



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