Quali prospettive per l’Italia se la situazione economica dovesse deteriorarsi rapidamente in mancanza di un governo? L’analisi dei possibili scenari in un commento di Laurence Boone e Ruben Segura-Cayuela, economisti di Bank of America Merrill Lynch.
Nessun governo, nessun intervento della Bce
Ci sono due possibili problematiche, implicate da un fallimento nella formazione di un governo in Italia. Senza un esecutivo non si potrebbe chiedere un intervento della Bce per un piano Omt, Outright monetary transaction, che prevede l’acquisto di titoli di Stato da parte di Francoforte in cambio di riforme strutturali.
In primo luogo un aumento dei rendimenti obbligazionari porterebbe a un attacco speculativo da parte degli acquirenti non residenti nel Paese.
Secondariamente, l’assenza di un intervento della Bce potrebbe portare al contagio di altri mercati obbligazionari, in particolare quelli fragili, come la Spagna.
Quale exit-Strategy? Le tre opzioni
Per affrontare questi problemi, la Bce ha tre strumenti a sua disposizione: i tassi d’interesse, gli acquisti di asset e la fornitura di liquidità alle banche.
L’acquisto di asset, con il sostegno esplicito di core countries, sarebbe la soluzione più efficace secondo gli economisti di Bank of America.
L’accordo da parte dei core countries dovrebbe poi essere seguito da un processo politico che sostenga la mutualizzazione del debito da parte della Bce, insieme a un trasferimento di sovranità a livello europeo.
Per gli economisti, la Bce non può procedere ad acquisti su larga scala senza il sostegno dei core countries, poiché ciò potrebbe generare una crisi politica.
Un’altra possibilità sarebbe quella di un nuovo piano di rifinanziamento a lungo termine, Ltro, lasciando che siano le banche a salvare la sovranità.
I governi europei potrebbero tentare di allungare la durata dell’iniziativa, a carattere temporaneo, se prevarrà l’incertezza: data la resistenza politica a grandi acquisti di asset da parte della Bce, i governi europei potrebbero inventarsi ulteriori “soluzioni”, sperando che ci sia maggiore chiarezza.
Un prestito del Fondo europeo salva-Stati, l’Esm, un intervento sul mercato primario, potrebbe aiutare a raggiungere l’obiettivo.
Tuttavia, questi interventi non sono così efficienti e costituirebbero solo una soluzione temporanea, con un piano di rifinanziamento a lungo termine che forse potrebbe essere meno efficace che nel 2012.
Il peso delle elezioni Tedesche
In vista delle elezioni tedesche – che influenzano pesantemente le scelte della cancelliera Angela Merkel – per gli economisti di Bank of America gli Stati membri dell’area dell’euro possono optare quasi esclusivamente per soluzioni temporanee.