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Grillo torna su Grasso e Schifani: come scegliere tra raffreddore e peste bubbonica

Dopo il primo post sulla scomunica dei suoi senatori che hanno votato Pietro Grasso al Senato e che ha suscitato oltre 10mila commenti, Beppe Grillo torna sull’argomento. E lo fa con toni più esplicativi verso i suoi per spiegare che “in gioco non c’è Grasso, ma il rispetto delle regole del M5S”. E il codice di comportamento degli eletti prevede: “Votazioni in aula decise a maggioranza dei parlamentari del M5S. Chi lo ha firmato deve mantenere la parola data per una questione di coerenza e di rispetto verso gli elettori”. Per questo, secondo Grillo, “l’elezione di Pietro Grasso alla presidenza del Senato è stata una “trappola” e “il M5S non deve cadere in queste trappole.

L’ex comico fornisce il suo quadro della situazione, sempre all’insegna dell’inciucio e della contrapposizione tra noi e loro: “La scelta tra Schifani e Grasso era una scelta impossibile. Si trattava di decidere tra la peste bubbonica e un forte raffreddore. La coppia senatoriale è stata decisa a tavolino dal pdl e pdmenoelle. I due gemelli dell’inciucio sapevano perfettamente che Schifani non sarebbe stato eletto. I capricci di Monti che voleva diventare presidente del Senato, ma è stato costretto a prolungare il suo incarico di presidente del Consiglio e per ripicca aveva minacciato di votare Schifani era una pistola scarica. I giochi erano già fatti per mettere in difficoltà il MoVimento 5 Stelle. Qualcuno, anche in buona fede, ci è cascato – e mette in guardia – lo schema si ripeterà in futuro”. Per questo, conclude “Il M5S non deve cadere in queste trappole”.

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