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Xi Jinping, il lingxiu cinese che stabilizza il mondo

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Da mesi i media cinesi sono zeppi di articoli in cui Xi Jinping viene citato come un’importante fonte di stabilizzazione per la crescita economica mondiale, oltre a un sostenitore della pace mondiale, dello sviluppo e della civiltà umana. Un modo sempre più insistente per spingere da e all’interno l’azione politica internazionale del presidente.

L’esperto di Cina di fama internazionale Bill Bishop fa notare sulla sua newsletter che a pochi giorni dal capodanno cinese (inizierà il 16 febbraio l’anno del Cane, e dunque la tempistica è da non sottovalutare) la propaganda cinese ha ulteriormente elevato la figura del presidente Xi indicandolo come “lingxiu” in un documentario co-prodotto dal Giornale del Popolo (il Renmin Ribao, in cinese) e dalla rete televisiva statale CCTV – entrambi organi di comunicazione attraverso cui il Partito detta la linea.

Mai nessun presidente, escluso Mao Zedong e Hua Guofeng, è stato chiamato col termine lingxiu, che esprime la massima definizione di leader del popolo cinese. “La parola lingxiu significa più di un semplice leader. È conferito a un leader che gode del più alto prestigio, che è il più capace e che è ampiamente riconosciuto dall’intero Partito” aveva spiegato a gennaio sul Global Times (altro media statale) un professore della scuola politica del partito comunista.

In quei giorni il Ribao aveva fatto uscire un pezzo/manifesto in cui per la prima volta in assoluto Xi veniva indicato come lingxiu: “Dovremmo sostenere risolutamente il nucleo [del partito], seguire fedelmente il lingxiu, usare il nostro coraggio e il morale […] e fare passi avanti verso un futuro più luminoso”, scriveva. Prima ancora, il 5 gennaio, era stato il giornale della Marina cinese a scrivere “stiamo navigando davanti agli occhi del lingxiu“, riportando le parole degli ufficiali militari della portaerei cinese “Liaoning”; prima ancora, erano state le colonne dei media locali della provincia del Guizhou a chiamarlo “Grande Leader”, come Mao.

Il documentario di questi giorni è la conferma definitiva del titolo; dimostrazione, tra l’altro, di quanto i media governativi siano desiderosi di mostrarsi assolutamente fedeli al presidente, e ne vogliano esaltare le doti. Xi è già storia in Cina: Pechino sta seguendo sotto la sua azione di governo, la Nuova Era, una spinta globale, che copre interessi economici, finanziari, geopolitici, militari.

La dottrina politica della New Era è stata inserita in quelle che le leve del partito devono studiare come formazione indispensabile, e il nome di Xi è stato impresso nella Costituzione; privilegi finora toccati solo a pochi.

 

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