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L’accusa del Washington Post a Papa Francesco

Se sino a oggi del nuovo Papa, l’ex cardinale argentino Bergoglio, è stato messo in discussione l’atteggiamento tenuto durante gli anni della dittatura militare in Argentina, oggi il Washington Post apre un nuovo fronte.
Bergoglio, dice il giornale, nei 14 anni in cui è stato arcivescovo di Buenos Aires non ha mai voluto incontrare le vittime dei reati di pedofilia commessi da sacerdoti né ha mai chiesto scusa o proposto risarcimenti finanziari.

Il Washington Post precisa che non vi è alcuna prova che Bergoglio abbia contribuito a insabbiare casi di abuso e precisa, anzi che il futuro papa “diede istruzione ai vescovi di denunciare immediatamente qualsiasi accusa di abuso alla polizia”. Tuttavia, secondo alcuni attivisti per i diritti umani, “Bergoglio…non ha fatto azioni decisive per proteggere i bambini o agire velocemente in caso di accuse di molestie. Né ha chiesto scusa alle vittime dei preti autori di abuso”.

“E’ rimasto in silenzio” dice Ernesto Moreau della sezione argentina della Assemblea Permanente per i diritti umani ” e in questo non è stato diverso dagli altri vescovi argentini o dallo stesso vaticano”.

La chiesa cattolica americana – insiste il Washington Post – ha pagato almeno 2 miliardi di dollari in risarcimenti per i casi di abuso. In molti paesi dell’America Latina, invece, l’estensione dello scandalo deve ancora venire alla superficie e in Argentina nessuna vittima ha ricevuto risarcimenti.



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