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La Bce è tranquilla sul futuro politico dell’Italia

Il pilota automatico che secondo il governatore della Bce, Mario Draghi, sarebbe sempre pronto a indicare la rotta e correggere eventuali sviste nella strada del risanamento pubblico italiano ha fatto breccia nel cuore dei banchieri e degli economisti di Francoforte. Almeno a parole, sembrano esserne convinti, portando avanti l’ambizione del governatore di rassicurare i mercati nonostante la confusione sul futuro politico italiano e l’insofferenza per l’austerità imposta da Bruxelles.

Un voto non anti-europeo?

In questo senso, da Francoforte spazzano via anche i timori su Beppe Grillo, che il quotidiano tedesco Der Spiegel ha indicato come “l’uomo più pericoloso d’Europa”, chiudendo gli occhi sull’impopolarità delle politiche europee d’austerity. “Il risultato delle elezioni politiche in Italia non evidenzia alcun sentimento antieuropeo”, ha detto Klaas Knot, Presidente della Banca centrale olandese e consigliere della Bce, il quale ha ammesso che si può immaginare un nuovo supervisore del sistema bancario europeo eventualmente posizionato fuori dalla Bce.

Il nodo della vigilanza bancaria unica

Il Meccanismo unico di vigilanza ‘Ssm’, che rappresenta il primo pilastro dell’Unione bancaria e che ha l’obiettivo di una più stretta collaborazione finanziaria in Europa, sarà infatti costituito – da fine marzo 2014 – sotto l’egida dell’Eurotower. I critici sono invece a favore della possibilità citata dal banchiere Knot perché, sostengono, lo strumento di controllo va separato per evitare conflitti di interesse tra il mandato della Bce, che è quello di preservare la stabilità dei prezzi, e la vigilanza bancaria.

La credibilità della Bce

Secondo Knot, comunque, il nuovo supervisore potrebbe all’inizio nascere dentro la Banca centrale europea e in seguito essere messo eventualmente fuori dal suo perimetro di competenza. E per quanto a credibilità della Bce “questa – ha sottolineato – non è messa in discussione e quindi penso che, anche per ragioni pragmatiche, abbia senso avviare almeno il meccanismo unico di vigilanza all’interno della Bce”.



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