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Gli obiettivi della visita di Obama in Israele

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, è atteso oggi in Israele per la sua prima visita in veste di capo di stato nella regione. Nel corso dei suoi 4 giorni di viaggio, Obama si recherà anche nei Territori palestinesi e in Giordania. Il suo unico obiettivo, ha annunciato alla vigilia, è quello di “ascoltare”, non di avviare iniziative di pace.

Fra gli obiettivi non dichiarati, scrivono i media statunitensi, vi è anche quello di “conquistare il cuore degli israeliani” e superare le tensioni che ci sono state in questi anni con il premier Benjamin Netanyahu su insediamenti, Siria e Iran.

Obama – il cui arrivo a Tel Aviv insieme al segretario di Stato, John Kerry, è previsto intorno a mezzogiorno – renderà omaggio alla tomba di Theodor Herzl, il padre del sionismo, vissuto nella seconda metà dell’Ottocento; visiterà il Santuario del Libro, una sala del museo nazionale di Israele, a Gerusalemme, in cui sono esposti i Rotoli del Mar Morto, manoscritti di grande significato storico e religioso. Domani parlerà agli studenti israeliani riuniti al Jerusalem International Convention Center, che è stato preferito alla Knesset, il parlamento israeliano, per il suo discorso principale.



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