Antonio Tajani ha incontrato ieri sera gli studenti alla Link Campus University di Roma, l’ateneo guidato da Vincenzo Scotti, figura storica della Dc, che aveva già precedentemente ospitato il ministro Roberta Pinotti e Luigi Di Maio.
Tajani ha tenuto banco sul tema, impegnativo, che gli era stato assegnato: L’Europa, l’Italia e la politica mondiale: proposte e risposte. “Che cosa vuole fare l’Europa? Cosa vuole diventare? Il rischio di andare in frantumi esiste. Dobbiamo fare una riflessione”, si è chiesto Tajani. “Che cosa vuole fare l’Europa con la Cina? E con l’Africa dei migranti? E coi giovani?”. Mille domande, ma quante poche risposte, è il messaggio di Tajani.
“Per avere un’Europa più equilibrata serve più Italia – ha detto Tajani -. Più funzionari italiani a Bruxelles. C’è bisogno di saper fare italiano. Non possiamo pensare di uscire dall’Europa come Italia perché rischiamo di essere irrilevanti”. “Non possiamo regalare la guida del continente alla Francia, alla Germania. Senza l’Europa l’Italia muore. E senza l’Italia muore anche l’Europa” ha concluso Tajani (qui tutti i dettagli sull’incontro).
Uscendo dalla Link Campus Tajani riceve la telefonata che cambia questa ultimissima parte di campagna elettorale. Silvio Berlusconi ha sciolto la riserva e lo ha “incoronato” candidato permier della coalizione di centrodestra. Ad urne chiuse si vedranno gli esiti, ma con chiarezza ieri emersa una leadership che guarda a Bruxelles con competenza ed una prospettiva di equilibrio fra interesse nazionale ed ideale europeo. Non poco per il dibattito pubblico italiano.
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