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In Val di Susa si rompe il Pd a 5 stelle

È scontro al calor bianco, dentro il Pd, tra il sindaco di Bari, Michele Emiliano, e il senatore torinese, Stefano Esposito. Un scontro che riguarda l’Alta velocità in Val Susa e l’intervento, via Skype, del sindaco pugliese, sabato scorso, durante l’assemblea valsusina degli amministratori locali contrari al Tav.

L’attacco di Emiliano

Oggi, via Twitter, Emiliano attacca duramente Esposito, scrivendo: “In Puglia ho sempre vinto nonostante la pena che i pugliesi provano per il Pd quando si incarna in uno come te. Mi hai rotto”. Un’invettiva, dunque, che però non risponde alla critica principale al sindaco di Bari sollevata ieri, sul suo sito, da Esposito, unitamente alla polemica contro l’altra parlamentare del Pd, Laura Puppato che aveva partecipato all’assemblea degli amministratori valsusini, sostenendo le ragioni dei No Tav: “Puppato ed Emiliano hanno il diritto essere contrari alla Torino-Lione. Mi auguro che sappiano con certezza di che cosa stanno parlando. In ogni caso sono a loro completa disposizione per aiutarli ad approfondire e capire. Però mi sorge spontanea una domanda: come mai l’unica grande infrastruttura sulla quale esprimono la loro contrarietà è linea ferroviaria Torino-Lione? Come mai il Mose o la Napoli-Bari, grandi infrastrutture assai più costose della Torino-Lione non li vedono altrettanto impegnati?”.

La posizione del Pd Piemonte

Ma è l’intero Pd piemontese adesso a intervenire polemicamente contro Emiliano e Puppato. Sollecitato da Esposito, infatti, oggi è intervenuto il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta, di estrazione Margherita. “Non mi sono mai permesso di intervenire sulle questioni o le emergenze di Bari – ha detto Saitta – né su quelle del Veneto. Dai rappresentanti delle istituzioni, soprattutto se sono del mio stesso partito, mi aspetto che prima di parlare si informino e abbiano rispetto delle competenze e del lavoro che da almeno un decennio in Piemonte portiamo avanti per migliorare il progetto della Torino-Lione”.

“Emiliano sostiene la Tav Napoli-Bari”

Nel capoluogo piemontese, negli ambienti del Pd, si fa notare che “Emiliano, per la sua città l’alta velocità la vuole eccome. Sostiene anzi, insieme al leader di Sel, Nichi Vendola, il ‘Comitato Si Tav’ promosso da Legambiente per la Napoli-Bari. Nel materiale di propaganda del comitato, si legge che il vantaggio è quello di ridurre i tempi di percorrenza tra le due città da quattro ore a 110 minuti. Il tutto con la ‘modica’ spesa di 5 miliardi di euro (contro i 2,8 della Torino-Lione). Per quale motivo Emiliano – polemizzano ancora a Torino – dovrebbe garantire ai baresi di spostarsi in fretta fino a Napoli e Fassino non dovrebbe garantire invece la stessa opportunità ai torinesi? Qual è il modello di sviluppo che garantisce a Bari di andare in fretta e a Torino di rimanere ferma?”.



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