La Cina è pronta a sostenere la Russia contro gli Usa. Parola del nuovo ministro della difesa cinese Wei Fenghe, in visita a Mosca.
Wei sta partecipando alla settima edizione della Conferenza di Mosca sulla sicurezza internazionale, quest’anno focalizzata sul contrasto al terrorismo in Siria, accompagnato da una delegazione piuttosto folta di funzionari di alto livello della Repubblica popolare cinese
Usa parole insolitamente audaci il neo-ministro per descrivere il motivo del suo viaggio. La scelta della Russia come prima meta in qualità di ministro della difesa è motivata dalla volontà di “mostrare al mondo l’alto livello di sviluppo della nostra relazione bilaterale e la ferma determinazione delle nostre forze armate a rafforzare la cooperazione strategica”.
La missione di Fenghe, che ha tenuto a precisare alla stampa che il viaggio è stato organizzato in stretta coordinazione con il Presidente Xi Jinping, porta da Pechino un messaggio da far recapitare ad un destinatario ben preciso. “La Cina è venuta a mostrare agli americani gli stretti legami tra le forze armate di Cina e Russia, specialmente in questa situazione”. E ancora, “la Cina è pronta a esprimere con la Russia le nostre preoccupazioni comuni e la nostra posizione condivisa su importanti problemi globali anche in sedi internazionali”.
Tale frasario, sebbene insolito, non fa che riflettere l’accresciuta cooperazione in materia militare dei due storici, oramai ex, rivali. Le manovre militari congiunte condotte nel Mar Cinese Meridionale lo scorso anno e le esercitazioni navali che hanno visto, per la prima volta, la flotta cinese spingersi nel Baltico, sono segno evidente di questa fiorente coordinazione sul piano militare. A dicembre, gli eserciti delle due potenze hanno condotto esercitazioni difensive comuni volte ad addestrare una risposta congiunta alle minacce missilistiche di altri Paesi. Per quanto sia ancora presente la storica diffidenza reciproca tra le élite politico/militari dei due Paesi, è innegabile che le due potenze siano riuscite nell’intento di stabilire almeno una convergenza tattica. Nelle narrativa di Mosca e Pechino,essi hanno ormai forgiato una vera e propria “partnership strategica”, fondata sulla comune opposizione al mondo unipolare e a quella che viene ancora percepita come la dominazione del globo da parte degli Usa.