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Una costola rotta incupisce il giallo di Berezovsky

Nonostante l’autopsia compiuta sul corpo di Boris Berezovsky non abbia evidenziato lividi o segni di eventuale colluttazione, non si può escludere completamente il coinvolgimento di una terza persona nella morte del magnate russo. A tenere in piedi la tesi di un presunto omicidio è stato questa mattina l’ispettore Mark Bissell, della polizia di Thames Valley, senza però fornire ulteriori spiegazioni. L’agente ha comunque confermato che Berezovsky è stato trovato “con un cappio attorno al collo” e “pezzi di stoffa analoga sul braccio della doccia, vicino a lui”.

D’altra parte, l’autopsia ha rivelato anche la rottura di una costola, circostanza che per la famiglia sarebbe una prova del fatto che l’oligarca non si sarebbe suicidato. Intanto, si prevede che oggi il coroner della contea inglese del Berkshire Piter Bedford apra un’indagine sul caso. Berezovsky è stato trovato da una sua guardia sabato pomeriggio nel bagno della casa dove viveva, nel villaggio di Ascot, contea inglese del Berkshire.



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