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Come sarà la prima Via Crucis di Papa Francesco

Primo venerdì Santo di Papa Francesco. Alle 17 la celebrazione liturgica della Passione del Signore nella basilica di San Pietro, alle 21.15 la tradizionale Via Crucis al Colosseo. La celebrazione di oggi pomeriggio si svolge secondo lo schema classico della liturgia. “Segnalo, come momento di particolare attenzione anche dal punto di vista visivo – ha detto il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, in un briefing in Vaticano – l’inizio che è proprio con la prostrazione, la preghiera silenziosa del Papa prostrato davanti all’altare: un momento molto caratteristico del Venerdì Santo. Poi anche durante la lettura del Passio, il Papa e tutti che si inginocchiano al momento della morte di Gesù”. L’omelia, in questa circostanza, non viene tenuta dal Papa, ma dal predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa.

Canterà?

Padre Lombardi ha risposto a diverse domande che si incentravano sulla liturgia. Il Papa non canta? “Abbiamo visto che non canta”, ha detto il gesuita, “credo abbia una certa afonia, legge bene ma non ha la voce di Giovanni Paolo II o la voce sonora di un attore: la forza dei suoi discorsi mi sembra legeta ad altri aspetti”. Padre Lombardi ha sottolineato, con una punta di humor, che un gesuita “nec rubricat, nec cantat”, ossia “nella fama del gesuita non c’è essere cultori del canto liturgico né essere esperti di rubriche liturgiche”. Il Papa non dà l’eucaristia? “Mi dicevano che a Buenos Aires a volte non dava la comunione, con l’idea che quando ci sono diaconi presenti sono loro a fare questo servizio senza concentrare tutto nel celebrante principale”. Ieri a Casal del Marmo, peraltro, “ha dato lui personalmente la comunione a tutti”.

In mondovisione

La Via Crucis, questa sera, è come sempre in mondovisione. Quest’anno, per decisione di Benedetto XVI ereditata da Bergoglio, i testi sono stati redatti da alcuni giovani libanesi, sotto la guida del Patricarca Bechara Boutros Rai, iniziativa collegata al viaggio del Papa Benedetto in Libano, che è avvenuto a settembre, e alla situazione del Medio Oriente, che – ha sottolineato Lombardi – “ci tiene così preoccupati e anche attenti alla preghiera. Quindi i testi di quest’anno riflettono molto sia la tradizione dei Padri e delle Liturgie orientali, sia la Esortazione ‘Ecclesia in Medio Oriente'”.

Lo schema della Via Crucis è quello tradizionale e classico, con XIV stazioni

Portano la Croce per la I e l’ultima Stazione il cardinale Vallini; per la II e la III, due famiglie, una famiglia italiana e una famiglia indiana; per la IV e la V sono gli operatori dell’Unitalsi, l’Associazione che segue i malati nei loro pellegrinaggi nelle varie occasioni, che accompagnano anche una persona disabile; per la VI e la VII Stazione sono due seminaristi cinesi; per la VIII e la IX sono due frati della Custodia di Terra Santa, che ci sono sempre per ricordare il collegamento con Gerusalemme e la Terra Santa; per la X e la XI Stazione, abbiamo due religiose nigeriane, per l’Africa, e due religiose del Libano, per continuare a sviluppare il contesto libanese mediorientale; nella XII e XIII Stazione ci sono due giovani del Brasile, in rapporto con la prossima Giornata mondiale della gioventù. Le torce ai lati della Croce sono portati da due giovani italiani della diocesi di Roma e da due libanesi.

Papa Francesco attenderà all’arrivo

Il Papa – ha detto padre Lombardi – va direttamente al terrazzo del Palatino, dove c’è un gazebo: come negli ultimi anni già avveniva con i Papi precedenti. Quindi non fa il percorso della Via Crucis: assiste e l’attende all’arrivo. Alla fine della Via Crucis ci saranno le parole del Papa. Lettori principali sono, come voce maschile, Orazio Coclite, giornalista della Radio Vaticana “che è uno storico lettore” – ha aggiunto padre Lombardi – e Lina Sastri, nota attrice italiana, per la voce femminile. Carolina Zaccarini presterà la voce per l’annuncio delle Stazioni ed altri avvisi. Le immagini del libretto della Via Crucis sono di un anonimo francescano di Betlemme del secolo XIX.

 



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