Il “triduo pasquale” iniziato ieri sera con la messa di Papa Francesco ‘in coena Domini’ al carcere minorile di Casal del Marmo, continuerà con la Veglia Pasquale, che inizia domani a San Pietro alle ore 20.30. Comincia, come è tradizione, e con la Liturgia della Luce nell’atrio della Basilica e poi la processione, con il cero pasquale acceso, lungo la navata della Basilica, che dovrebbe essere oscura, con le candele che si accendono gradualmente, mentre procede la luce. “Purtroppo – ha notato il portavoce vaticano, padre Lombardi – ci sono anche sempre tutte le luci di quelli che fanno le fotografie e che non hanno ancora capito che non dovrebbero farlo, almeno quella volta durante l’anno…”. Poi le luci si accendono tutte quando il cero pasquale arriva all’Altare Maggiore, e lì c’è il famoso canto dell”Exultet'”.
Quest’anno – ha osservato padre Lombardi – “c’è una semplificazione delle Letture dell’Antico Testamento”, per volontà di Papa Francesco, quindi è probabile che la durata generale della celebrazione sia più breve delle tre ore degli anni precedenti. Un momento fondamentale di questa celebrazione – ha ricordato il portavoce vaticano – è poi la Liturgia dei Sacramenti e dell’iniziazione cristiana: il Battesimo, la Cresima e l’Eucaristia. Nella notte di Pasqua vi sono dei neofiti, cioè dei catecumeni preparati al Battesimo, che ricevono dal Papa il Battesimo durante la notte di Pasqua. Non solo ricevono il Battesimo, ma essendo adulti – nello stesso giorno – ricevono anche la Cresima e per la prima volta anche la Comunione: quindi sono tre Sacramenti che ricevono per la prima volta nella notte di Pasqua. Quest’anno i neofiti saranno quattro e sono un albanese di 30 anni; un italiano di 23; un russo di 30; e uno statunitense di origine vietnamita, di 17.
La messa di Pasqua
Padre Lombardi ha poi parlato della messa della mattina di Pasqua, il cui inizio è previsto alle ore 10.15; la durata, di circa un’ora e mezzo, dà il tempo al Papa di salire alla Loggia per fare poi alle 12.00 la Benedizione ‘Urbi et Orbi’. Anche in questo caso la Liturgia è quella classica. All’inizio c’è il cosiddetto rito del ‘Resurrexit’, cioè l’annuncio della Resurrezione del Signore, aprendo un’icona che viene posta vicino all’altare. E’ un rito molto antico. All’inizio della Messa di Pasqua, il rito penitenziale viene in un certo modo sostituito dall’aspersione, quindi non c’è la recita del Confiteor: il Santo Padre asperge il popolo attingendo l’acqua dal fonte battesimale, che è vicino all’altare. Quanto al lunedì dell’Angelo, Francesco primo come da tradizione parlerà ai fedeli dallo studio del palazzo apostolico all’Angelus di mezzogiorno.