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Perché Obama è cauto sulla Siria

Il Wall Street Journal indaga sulla posizione di Obama sulla Siria e spiega i motivi della prudenza. Ecco le conclusioni: la cautela americana sul dossier Siria nell’ultimo anno e’ stata dettata da “divisioni” interne all’amministrazione Usa e dall”inerzia burocratica.
Secondo le ricostruzioni del Wall Street Journal, il Pentagono avrebbe presentato le opzioni militari spiegando però che non erano molto appetibili. Il Dipartimento di Stato avrebbe chiesto un intervento ma non avrebbe promosso l’idea in modo abbastanza aggressivo da riuscire a superare la resistenza della Casa Bianca.
Esperti dell’amministrazione, soprattutto legali, avrebbero invece sollevato dubbi sull’esistenza o meno di una base legale per un intervento americano in Siria. Alla fine dello scorso anno l’ex segretario di Stato Hillary Clinton sarebbe poi giunta alla conclusione che gli Stati Uniti non potevano stare piu’ a guardare la carneficina in corso in Siria ma senza premere aggressivamente per un’iniziativa.
Al momento lo sforzo degli Usa consiste soprattutto nella collaborazione della Cia con le agenzie di intelligence europee e arabe. Ma all’interno della Cita stessa ci sarebbe ‘frustrazione per la riluttanza dell’amministrazione Obama a fornire ai ribelli quello di cui hanno piu’ bisogno, armi e denaro’, riporta il Wall Street Journal, sottolineando come ‘la strategia degli Stati Uniti in Siria e’ emblematica di come l’amministrazione Obama vuole limitare il ruolo di Washington come poliziotto mondiale’.

 



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