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Gli effetti politici della mossa di Napolitano spiegati dal costituzionalista Cheli

Quella messa in campo dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è una “soluzione inedita nella storia della formazione dei governi della nostra Repubblica” perché “inedite sono le condizioni di blocco che si sono verificate”. E’ quanto afferma il costituzionalista Enzo Cheli che vede da questo colpo di reni quirinalizio, una rilegittimazione del governo Monti trasformato in “governo di scopo” che può spingersi “oltre l’ordinaria amministrazione”.
Senza, oltretutto, alcuna necessità di chiedere la fiducia – sottolinea il giurista, esperto molto apprezzato dal ‘Colle’ – “perché è solo dimissionario e la fiducia non la ha mai persa”.
La “piattaforma” che i saggi elaboreranno servirà per far nascere un nuovo governo prima della scadenza di Napolitano o come bussola per il suo successore.
“Il Capo dello Stato con le sue dichiarazioni ha messo in luce due punti: il primo e’ che seguiterà ad esercitare le sue funzioni fino alla scadenza naturale del mandato. Questa – rileva Cheli – è una notizia molto positiva dinanzi alle voci che erano circolate di dimissioni anticipate che avrebbero potuto rendere piu’ fluido un quadro politico già troppo complesso”. “Il secondo – prosegue – è che il Presidente utilizzera’ il tempo ancora a sua disposizione per favorire un avvicinamento tra le forze politiche in grado di portare alla nascita di un governo dotato di una maggioranza certa”.
A questo fine Napolitano si propone – spiega Cheli – “con l’aiuto di due gruppi di saggi di contribuire all’individuazione di alcuni obiettivi, sia di ordine istituzionale che economico, essenziali per l’interesse del Paese e l’unità nazionale”.
“Si tratta – ad avviso di Cheli – di un passaggio del tutto nuovo nella storia della formazione dei governi della nostra Repubblica, ma che conferma in pieno l’impegno e il senso di responsabilità che ha sempre ispirato l’azione del Presidente in questo suo settennato ai fini di un colloquio tra le forze in campo e della costruzione di una democrazia funzionante”.
Per quanto riguarda l’impasse, “la situazione si potrebbe sbloccare anche prima del 15 maggio”, ultimo giorno del mandato di Napolitano. Comunque sia, il ‘Colle’ con questa mossa “ha aperto la strada a due possibili sbocchi (nuovo governo o ‘bussola’ per il prossimo inquilino del Quirinale) a partire dalla piattaforma”, conclude Cheli.



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