Un anno di tempo in più per centrare l’obiettivo di un avanzo di bilancio al 4%: la troika (Ue, Bce e Fmi) concede un po’ di respiro a Cipro mentre Nicosia studia un piano di rilancio dell’economia – che per attrarre capitali punta anche sui casinò – ed il presidente annuncia che l’inchiesta sulle responsabilità della crisi bancaria non risparmierà nessuno. Nemmeno i componenti della sua famiglia, tirati in ballo dalla stampa vicina al partito comunista Akel che li ha ‘accusati’ di aver trasferito capitali oltrefrontiera prima dell’imposizione del prelievo forzoso.
La Troika allenta la morsa su Cipro
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