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I punti chiave del decreto sui pagamenti dei debiti della Pa

Arriveranno in “tempi brevissimi” le misure del governo per favorire il pagamento dei debiti alle imprese da parte della pubblica amministrazione, ma con l’imperativo di “mantenere l’indebitamento al 2,9%”, ha affermato il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli. Per il governo, secondo Grilli, “riuscire a tarare l’entità e le modalità dell’intervento è necessario per salvaguardare” l’obiettivo del 2,9% (previsto dall’aggiornamento del Def), perché il limite del 3% per il deficit-Pil è “invalicabile”.

Il Consiglio dei ministri è convocato per domani, e dovrà esaminare il decreto-legge in materia di pagamenti da parte della pubblica amministrazione.

Nella bozza del dl sono previsti rimborsi prima alle imprese, privilegiando cronologicamente le fatture più vecchie, e poi alle banche. Si parla poi di un allentamento del patto di stabilità interno per consentire immediata liquidità a Regioni ed Enti locali, dell’Istituzione del ‘Fondo per assicurare la liquidità di pagamenti certi liquidi ed esigibili’ destinato alle amministrazioni locali con scarse risorse in cassa, dell’anticipo al 2013 dell’aumento dell’aliquota addizionale Irpef per le regioni che utilizzano l’anticipo di cassa.

E’ poi previsto l’obbligo per tutte le amministrazioni pubbliche di registrarsi sulla piattaforma elettronica del Tesoro per la gestione online del rilascio delle certificazioni, entro 20 giorni dall’entrata in vigore del decreto, pena una multa ai dirigenti di 100 euro per ogni giorno di ritardo. 

L’ultima versione del decreto conferma l’intenzione del governo di liquidare 20 miliardi di crediti pregressi nel 2013 e altri 20 miliardi nel 2014 reperendo risorse “mediante emissioni di titoli di Stato”.



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