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Il pesce puzza dalla testa: l’Olanda dice sì al partito dei pedofili

Si chiama Martijn ed è un’organizzazione fondata nel 1982 nei Paesi Bassi con il chiaro scopo di legittimare le relazioni sessuali consensuali tra bambini e adulti. E la civile Olanda cosa fa? Dai giudici dei tulipani un bel sì dopo il ricorso dello scorso anno. La Corte d’appello di Arnhem-Loivarnten ha ritenuto che le convinzioni precedenti di alcuni membri dell’organizzazione “per abuso” non potessero essere collegate con l’organizzazione stessa, che non ha mai commesso un crimine. Il testo e le immagini pubblicate sul sito web sono considerate legittime e per di più non vengono veicolati “consigli” su come ottenere rapporti sessuali con i bambini.

Sostenendo il suo diritto alla libertà di espressione, l’organizzazione presieduta da Martin Ouitenmpogkart si era appellata contro il divieto e lo scioglimento del gruppo. Lo stesso leader commenta la sentenza con queste parole su twitter: “Per fortuna ci sono ancora giudici illuminati”. Ma il suo predecessore, den Berg, era stato condannato nel 2011 a tre anni di carcere per possesso di fotografie, film e riviste di pornografia infantile.

E così mentre i Paesi Bassi hanno deciso “l’uccisione finanziaria” di Cipro, gli olandesi non riescono a venire a capo di un paragrafo vergognoso della loro storia politica. E dicono sì all’uccisione della civiltà, dando fiato a uno dei crimini più ripugnanti che, da oggi, potranno essere sloganeggiati in piazza Dam.

twitter@FDepalo

 

 

 

 

 


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