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Apple ritira un’app illegale in Cina

Apple ha rimosso almeno una applicazione dal China App Store perché consentiva l’accesso a libri messi al bando dal governo cinese. Lo scrive il Financial Times, che cita lo sviluppatore della app incriminata.

Hao Peiqiang, l’autore della app chiamata “jingdian shucheng”, ha ricevuto una lettera dalla divisione App Review di Apple in cui veniva annunciata l’eliminazione dell’applicazione perché “include contenuti che sono illegali in Cina”. Il gruppo una volta guidato da Steve Jobs non ha fornito dettagli ma secondo Peiqiang la questione riguarda tre libri di Wang Lixiong, scrittore cinese i cui testi sono vietati nel Paese. La app incriminata offre solo 10 libri di cui i tre appena citati e non è stata rimossa dal negozio online di Apple al di fuori della Cina.

La decisione del gruppo di Cupertino, in California, arriva dopo pochi giorni dalle scuse fatte dall’amministratore delegato Tim Cook a Pechino, che aveva accusato Apple di essere un gruppo arrogante e avido e i cui servizi post vendita alla clientela cinese violavano le norme locali.



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