Huawei continua a preoccupare le autorità americane. Dopo la venuta a galla di un’intesa che avrebbe assicurato al colosso cinese e ad altri costruttori di dispositivi i dati di alcuni utenti Facebook attraverso l’app del social network (circostanza smentita dall’azienda asiatica con una nota), è di oggi la notizia che il Congresso statunitense avrebbe cominciato a esaminare i rapporti tra la multinazionale di Shenzhen e un altro gigante del web, Google.
LE TENSIONI IN CORSO
Se quanto svelato dal Wall Street Journal dovesse essere vero, si tratterebbe di un nuovo capitolo delle tensioni tra Washington e Pechino nel settore tech, che ha già portato la piattaforma di Menlo Park a rinunciare all’accordo emerso ieri, nonché a una serie di altri strappi. I servizi segreti americani hanno più volte lanciato allarmi sui pericoli, per Washington e i suoi alleati, posti da hardware e software made in China, attraverso i quali la Repubblica Popolare potrebbe entrare in possesso di preziose informazioni sensibili. E anche i legislatori sembrano preoccupati della situazione.
L’INTESA CON GOOGLE
Google, che fa parte di Alphabet, ha siglato un accordo che permette, tra le altre cose, ai telefoni prodotti da Huawei – il terzo marchio di smartphone al mondo – di usare il servizio Android Messages per inviare messaggi e foto. L’intesa ha spaventato alcuni parlamentari, che vogliono saperne di più, temendo che possa esserci una condivisione dei dati.
I PRECEDENTI
Il Congresso da tempo sta combattendo una battaglia sia contro Huawei sia contro Zte, due colossi tech cinesi (l’amministrazione Trump ha appena salvato – nell’ottica di un deal più ampio – quest’ultima, che era stata colpita dalle sanzioni statunitensi. Il pressing politico ha invece convinto AT&T ad abbandonare l’intesa con Huawei, in base alla quale avrebbe dovuto vendere i dispositivi cinesi.