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Le previsioni e i progetti di Marchionne per Fiat Industrial

Via libera, a maggioranza, dall’assemblea degli azionisti di Fiat Industrial al bilancio 2012, chiusosi con un utile netto di 921 milioni di euro, in crescita del 31% e ricavi pari a 25,8 miliardi di euro, in aumento del 6,2% rispetto all’anno precedente. L’assemblea ha approvato, inoltre, la distribuzione di un dividendo complessivo di 275 milioni di euro, che corrisponde a 0,225 euro per azione ordinaria. Ma il presidente del gruppo, Sergio Marchionne, dopo la fusione con Cnh, guarda dritto alle potenzialità del mercato cinese.

Il 2012 di Fiat Industrial

“Il 2012 è stato un anno particolarmente significativo per Fiat Industrial, perché ha segnato l’avvio di un altro processo storico, che ha liberato un grande potenziale per l’azienda”. Ha spiegato il presidente di Fiat Industrial, Sergio Marchionne. “Il gruppo ha registrato risultati in crescita, centrando tutti gli obiettivi. L’utile della gestione ordinaria ha segnato un incremento a doppia cifra”, ha ricordato il numero uno di Fiat Industrial, sebbene il mercato abbia registrato una flessione sia in Europa che in America Latina

Le previsioni per il 2013

Fiat Industrial si aspetta per il 2013 ricavi in crescita del 5%, un margine della gestione ordinaria tra l’8,3 e l’8,5%, un indebitamento netto industriale tra 1,1 e 1,4 miliardi di euro. Ma questi target saranno aggiornati con la pubblicazione in questo mese dei risultati del primo trimestre 2013. E’ quanto ha sottolineato Marchionne aprendo oggi a Torino l’assemblea degli azionisti, dopo aver ricordato che nel 2012 sono stati centrati “tutti gli obiettivi fissati”.

La fusione con Cnh Industrial

Marchionne ha poi ricordato che la fusione tra Fiat Industrial e Cnh avrà “efficacia” nel terzo trimestre di quest’anno. Il presidente, che ha sottolineato che la nuova società adotterà un sistema di voto basato sulla fedeltà, ha poi aggiunto che “si tratta di un passo che risponde a una logica di crescita e semplificazione oltre che di autonomia e di efficienza”. “Con la fusione – ha detto – Fiat Industrial e Cnh diventeranno un gruppo tra i più grandi e forti del comparto e avrà la necessaria flessibilità per perseguire le migliori scelte strategiche e cogliere le opportunità di crescita e consolidamento che si dovessero presentare, coerenti con le ambizioni di un’azienda leader”. Anche la nuova struttura organizzativa, annunciata alla fine del 2012, “renderà più omogenee le attività operative, facilitando il processo di integrazione in corso”, ha aggiunto Marchionne.

La tempistica per la fusione

L’operazione di fusione tra Fiat Industrial e Cnh verrà sottoposta alle rispettive Assemblee degli azionisti “perché diventi efficace probabilmente nel corso del terzo trimestre del 2013”, ha detto il presidente. Dalla fusione emergerà “uno dei gruppi più grandi e forti del comparto, presente sui mercati di tutto il mondo e libero di creare il proprio destino” che avrà “la necessaria flessibilità” per “cogliere le opportunità di crescita e consolidamento che si dovessero presentare”, ha commentato.

I progetti per Cnh in Cina

“In Cina stiamo aumentando la nostra capacità produttiva con tre nuovi stabilimenti” di Cnh, ha detto Marchionne. Il primo impianto è nel nordest della Cina ad Harbin e “produrrà trattori ad alta potenza, mietitrebbiatrici e altri macchinari a tecnologia avanzata e sarà completato nel primo trimestre del 2014”. C’è poi un secondo impianto già pronto nel nordovest della Cina “dedicato all’assemblaggio di macchine per la raccolta del cotone, oltre che centro di ricambi e assistenza”, ha spiegato Marchionne precisando: “L’avvio produttivo è previsto verso la metà del 2013”. Il terzo stabilimento Cnh “sarà pronto nel corso del secondo trimestre dell’anno” nel sudest della Cina e assemblerà macchine per la raccolta dello zucchero. “Abbiamo posto le basi per rafforzare la presenza globale del business agricolo di Cnh”, ha osservato Marchionne.



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