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In America i reattori nucleari sono sotto accusa

Tutti i 104 reattori nucleari in servizio negli Stati Uniti hanno un problema di sicurezza che non può essere risolto e dovrebbero essere sostituiti da impianti a nuova tecnologia, ha detto l’ex presidente della Commissione dell’Authority nucleare statunitense, Gregory Jaczko.

Secondo il quotidiano statunitense The New York Times, Jaczko ha sottolineato come la chiusura contemporanea degli impianti sarebbe impraticabile ma si è detto favorevole ad una dismissione graduale, evitando ogni proroga del funzionamento oltre il massimo di 40 anni previsti. Alla domanda sul perché tali dubbi non siano stati espressi durante il suo mandato, l’ex presidente dell’Authority ha spiegato di essere venuto a conoscenza del problema solo di recente.

Il problema sta nella caratteristica del combustibile nucleare di generare una grande quantità di calore anche quando il reattore è stato chiuso: proprio questo “calore da decadimento” provocò il meltdown dei reattori della centrale giapponese di Fukushima.

L’unica soluzione sarebbe quella di impiegare dei reattori più piccoli, in cui la quantità di combustibile sia tale da non poter raggiungere la sua temperatura di fusione.



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