Sono dati ancora molto parziali, ma sufficienti a dimostrare come l’astro di Recep Tayyip Erdogan sia tutto fuorché esaurito.
I primi dati su un election day storico per la Turchia dicono non solo che il presidente della Repubblica ha tenuto, ha anche migliorato il suo consenso.
Per quanto riguarda le presidenziali, Erdogan, a circa il 40% dei seggi, conduce sicuro con il 57% dei consensi. Il suo principale avversario, Muharrem Ince, che sperava addirittura di poter andare al ballottaggio, viene staccato di quasi 30 punti e si ferma al 28%. Scarsi i risultati sia della candidata donna, la prima nella storia, la conservatrice Meral Aksener, ferma al al 7,5% e del leader curdo, Selahattin Demirtas, che arriva appena al 6%.
Lo spoglio procede in modo molto più lento, ma anche per le parlamentari il successo dell’Akp, il Partito islamico per la giustizia e lo Sviluppo, appare netto. Al 20% dei consensi l’Akp ha il 49% delle preferenze, con 368 seggi. Anche in questo caso deludente il Chp, con il 17,3% delle preferenze e 134 seggi. Fuori dal parlamento infine i curdi che non arrivano alla soglia del 10 e si fermano all’8,9%.