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La lobby della Silicon Valley di Zuckerberg nel mirino del Financial Times

A pochi giorni dal suo lancio, il gruppo di pressione politica della Silicon Valley voluto, tra gli altri, da Mark Zuckerberg, è stato accusato dai rivali del settore tecnologico di interferenza nel mondo della politica che rischia di portare pubblicità negativa. E’ quanto riporta oggi il Financial Times, sottolineando come il progetto segni la nascita del primo grande super-Pac, o gruppo di azione politica, dell’industria tecnologica.

Partendo dai 20-25 milioni di dollari garantiti finora dal fondatore di Facebook, il gruppo potrebbe diventare la lobby più ricca della Silicon Valley, con l’obiettivo di arrivare a raccogliere 50 milioni di dollari. Stando a quanto anticipato nelle scorse settimane dai media Usa, il gruppo, formato dai principali esponenti del mondo della high-tech, punterebbe a sostenere riforme su questioni che vanno dall’immigrazione all’istruzione, ai fondi per la ricerca scientifica.



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