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La Francia bisticcia con Apple

Il ministro francese delle Piccole e Medie imprese, Fleur Pellerin, ieri è intervenuta nella disputa tra Apple e una start-up di Parigi che la settimana scorsa era stata rimossa dall’AppStore. Il ministro – in visita alla sede di AppGratis (questo è il nome della start-up) – ha detto che la scelta del colosso di Cupertino, California, è avvenuta in “modo unilaterale e senza una spiegazione”.

La società ha 12 milioni di utenti e ogni giorno permette ai suoi abbonati di scaricare un’applicazione gratis sviluppata da altri produttori. Per questo Apple aveva deciso di toglierla dal suo negozio digitale, sostenendo che viola le regole commerciali che vietano di promuovere prodotti di altri venditori.

“Questo non è un comportameno virtuoso per un’azienda come Apple”, ha dichiarato il ministro aggiungendo che in AppStore si trovano molte altre applicazioni simili. Pellin ha anche chiesto al produttore di iPhone di riaprire i negoziati con AppGratis, che ha 45 impiegati e ha raccolto 10 milioni di euro dai suoi investitori tra i quali figura France Telecom.

Una fonte molto vicina ad Apple, che per ora non ha commentato la notizia, ha criticato l’annuncio del ministro sostenendo che il gruppo californiano è in contatto con la start-up e che la rimozione è stata comunicata e spiegata nei minimi dettagli.

Non è la prima volta che Parigi entra in contrasto con i colossi informatici americani: qualche mese fa aveva chiesto a Skype, controllata da Microsoft, di registrarsi come un operatore telefonico.



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