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Alberto Prina Cerai About Alberto Prina Cerai

Analista e ricercatore della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM). Collabora con Formiche.net dal 2020 e si occupa di materiali critici, dell'industria dei semiconduttori e dei riflessi sulla politica internazionale. Tutte le opinioni sono solo a titolo personale.

Uno scudo di silicio tra Taiwan e l'invasione cinese

Uno studio del think tank Cnas prova a delineare i futuri possibili del triangolo strategico, con al centro i semiconduttori. Tra sicurezza della supply chain, competizione tecnologica e rischi di un’invasione militare. Un equilibrio complicato, ma serve maggiore coordinamento con gli alleati

Crisi dei chip, negli Usa deve intervenire il Congresso

Il Dipartimento del Commercio ha diffuso un rapporto che quantifica i rischi lungo la supply chain e i potenziali impatti su imprese, consumatori e intermediari. La parola passa ora a Capital Hill: serve accelerare l’iter legislativo per il passaggio dello US Innovation and Competition Act. Altrimenti…

La supremazia americana sui chip passa dalle università

Un rapporto del Massachussets Institute of Technology (MIT) rilancia il tema della ricerca, e degli ecosistemi innovativi con al centro le università, come pilastri per riguadagnare il terreno perduto nella microelettronica e nei semiconduttori. Perché la via per la leadership tecnologica, e per la sicurezza nazionale, passa anche dai laboratori e dagli scienziati. Ecco le raccomandazioni…

Terre rare, il Congresso vieta al Pentagono di rifornirsi dalla Cina

La proposta di legge è stata depositata al Senato nella giornata di ieri. L’obiettivo: vietare ai contractors militari di utilizzare materiale prodotto da Pechino dal 2026. Una mossa per accelerare il decoupling tecnologico e rinforzare la base industriale americana…

Metalli critici, la Francia detta la linea per l'autonomia strategica

In un rapporto commissionato dal governo francese, vengono rimarcati i rischi della dipendenza dell’Unione europea dall’approvvigionamento dei metalli per la transizione energetica e la mobilità elettrica. Così Parigi svela il suo piano: investire massicciamente nelle forniture e negli impianti di raffinazione, ma non solo… Un esempio virtuoso di politica industriale?

Crisi dei chip, il 2022 si apre con un incendio

L’incendio nello stabilimento berlinese dell’azienda Asml è un evento avverso che si aggiunge ad una lunga lista e che ha contribuito, insieme alla pandemia e alla guerra tech tra Usa e Cina, alla crisi nella fornitura di semiconduttori. Il racconto di Alberto Prina Cerai

La prima cella per batterie prodotta in Europa. Ma c'è chi frena gli entusiasmi

La svedese Northvolt ha annunciato la produzione della prima componente per le batterie elettriche nella gigafactory di Skelleftea. In prospettiva, si tratta di un annuncio importante per l’industria automotive europea. Ma non tutti i colossi dell’auto sono pronti a salire sul treno della transizione ad ogni costo…

Terre rare e magneti. La mossa di General Motors per il reshoring negli Usa

L’annuncio da parte di General Motors di due accordi separati, ma lungo la filiera dei materiali critici, rappresenta un importante step per la ricreazione dell’industria scomparsa negli anni 90’ e che ha visto accrescere il dominio della Cina. Un settore, quello automotive, duramente colpito dalla crisi logistica ma che continua a trascinare la nuova geografia delle supply chain…

Materiali critici, la strategia europea sotto la lente del Parlamento

Per garantire il successo della transizione energetica, digitale ed ecologica l’Unione Europea dovrà ridurre le dipendenze esterne, diversificare le fonti di approvvigionamento e ricorrere a soluzioni circolari. Con un occhio anche alla sostenibilità delle forniture… ecco la posizione dell’Europarlamento

Magneti di terre rare in Europa? Con il sostegno di Bruxelles, si può

La compagnia canadese Neo Performance Materials (Npm) ha annunciato un accordo con il governo estone. L’obiettivo: espandere le attività industriali dell’azienda legate alla produzione di magneti nel suo sito in Estonia. Con il beneplacito della Commissione europea? Probabilmente sì. Si tratta di una filiera strategica…

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