Molti commentatori amano inquadrare i movimenti dei cambi in questa fase storica nel concetto di guerra valutaria di tutti contro tutti. I toni apocalittici fanno sempre effetto, ma non sono necessariamente appropriati. C’è infatti una certa razionalità negli aggiustamenti degli ultimi due anni e c’è anche una ragionevole disponibilità a collaborare tra i vari paesi. L’America, che non ha mai…
Alessandro Fugnoli
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Così Merkel sta cucinando Tsipras
La vittoria elettorale di Alexis Tsipras, in gennaio, suscita un’ondata di simpatia in una parte rilevante dell’opinione pubblica dell’Europa non tedesca. La morsa dell’austerità, già allentata da due anni, appare improvvisamente rottamabile e una nuova Europa appare possibile grazie al fatto che Tsipras non rinnega le promesse elettorali e alza anzi ulteriormente il tiro. Angela Merkel, che appoggiando Antonis Samaras…
Grexit, tutti i rischi (e gli allarmi eccessivi)
La paralisi delle trattative con la Grecia comincia a diventare inquietante. Viene talvolta il sospetto che il premier greco Alexis Tsipras sia convinto di durare comunque poco e voglia spendere questi suoi pochi mesi vivendo una vita splendida e spericolata (o l’ottenimento di grandissime concessioni dall’Europa o l’uscita di scena a testa alta, avendo comunque salvato l’onore). Un compromesso dell’ultima…
Chi (non) vincerà tra Merkel e Tsipras
Alla fine l’Europa presterà alla Grecia tutti i soldi che la Grecia dovrà restituire all’Europa e concederà anche qualche soldo in più, nascosto nelle pieghe dei bilanci della Bce e dell’Esm. Questi soldi in più, che non saranno pochissimi, verranno però somministrati con il contagocce, in modo da mantenere Tsipras sotto costante pressione e togliergli quell’immagine di eroe popolare che stava…
Perché il metadone di Draghi può creare dipendenza
Le svalutazioni da Qe producono comunque effetti non disprezzabili. Le banche hanno meno sofferenze, gli investitori si sentono meglio, le casse pubbliche raccolgono più soldi dalle imposte sui profitti aziendali e sui capital gain, i tassi reali scendono e il servizio del debito pubblico diventa meno oneroso per i governi. Tutto questo, benché positivo, appare più una stabilizzazione che il…
Che succederà (forse) a dollaro, euro e borse
Le elezioni spagnole di settembre sono sempre più vicine. Una vittoria di Podemos sarebbe un terremoto, altro che la Grecia. La ripresa europea deve essere quindi visibile all’opinione pubblica, non solo agli economisti. Dirottare il dissenso da Podemos ai Ciudadanos (una versione moderata che sta crescendo molto velocemente) va fatto con la massima fretta. Su dollaro e borse europee andremo…
Perché Warren Buffett sta studiando l'Europa
La quadratura del cerchio non esiste, ma una buona risposta ci è sempre sembrata il metodo Buffett. È intelligente, straordinariamente efficace e presenta l’ulteriore preziosa caratteristica di non violentare la natura umana. Chi segue il metodo Buffett non trasuda sofferenza come molti contrari e non si sente l’unico matto in circolazione (o l’unico intelligente, che è poi la stessa cosa…
Grecia, tutte le ricette di Bruegel
L’aggressività di Tsipras e Varoufakis ha colto tutti di sorpresa. Da anni, tuttavia, giacciono nei cassetti studi di ogni genere su come risistemare il debito greco, riformare il fisco, deregolare e privatizzare. A chi volesse approfondire suggeriamo una visita al sito di Bruegel, un centro studi molto influente, che in questi giorni ha rinfrescato e aggiornato proiezioni e proposte molto…
Ucraina, arma default nelle mani di Putin?
Il cambio di regime compie un anno. In questi dodici mesi la situazione è andata gradualmente ma continuamente peggiorando sul piano militare, economico e strategico. Il debito di Kiev ha ormai superato il 60 per cento del Pil e questo dà a Mosca, che a suo tempo aveva sottoscritto Eurobond ucraini, la facoltà di chiedere in qualsiasi momento il rimborso…
Tutte le grane di Putin
La Russia è la grande vittima di quello che sta accadendo. L’America, nei giorni scorsi, ha accarezzato l’idea di fare saltare Putin e di fare tornare la Russia ai tempi di Eltsin, quando era inoffensiva e in bancarotta. Putin ha agito in modo razionale, arretrando significativamente ma tracciando una linea da non superare. Senza troppo clamore ha congelato la situazione militare in…