Un appello ai media italiani affinché mantengano alta l’attenzione sull’Iran, la vicinanza al popolo iraniano che si oppone al regime teocratico e militare e un richiamo alle diverse forze della diaspora iraniana affinché superino le rispettive diffidenze e si uniscano contro l’avversario comune rappresentato dal regime. Sono i tre punti emersi nel dibattito, organizzato dalla Fondazione Luigi Einaudi in collaborazione con European Liberal Forum, che si è concluso con la condivisione del documento
Andrea Cangini
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Il Mes e la gara di affidabilità tra Meloni e Salvini. Il corsivo di Cangini
In gioco c’è l’affidabilità come leader responsabili e di governo. Giorgia Meloni ne ha dato prova sull’Ucraina, non le resta ora che darne prova sul Mes. Il corsivo di Andrea Cangini
Per capire Schlein bisogna ascoltare Furfaro. Il corsivo di Cangini
Il braccio politico della segretaria dem ha un passato nelle formazioni di sinistra: da Sel a Rete Futura. L’adesione al Pd arriva solamente quattro anni fa. Ed ecco il legame con la segretaria che lo porta ad essere il portavoce della mozione al congresso. Per lui l’abbraccio col Movimento 5 Stelle non è una scelta politica, ma il richiamo della foresta
Le leggi ad personam post mortem secondo Repubblica. Il corsivo di Cangini
L’idea che le norme del pacchetto Nordio possano essere ispirate dal semplice desiderio di correggere alcune storture del sistema giudiziario non è minimamente presa in considerazione. C’è sempre un doppio fine, ed è sempre un doppio fine scabroso…
Una sola cosa Berlusconi non inventò: il bipolarismo. Il corsivo di Cangini
Silvio Berlusconi non ha, come hanno scritto in molti, “inventato il bipolarismo”. Il bipolarismo l’hanno inventato, o per meglio dire importato, Mario Segni e Marco Pannella attraverso i referendum del 1991 e del 1992. E gli italiani hanno fatto propria la novità tanto da obbligare il Parlamento a trasformarla in legge
Berlusconi ha reso popolare il liberalismo, ma su un possibile successore... Il ricordo di Cangini
Come tutti i grandi uomini della Storia, Silvio Berlusconi non ha mai preso in considerazione l’idea di compiere un passo indietro, si è sempre considerato insostituibile e ha sempre ritenuto che dopo di lui il diluvio avrebbe fatto scomparire la sua creatura politica (e fors’anche il mondo) consacrandone il fondatore all’immortalità. Ecco, a quanto pare ci siamo. Il ricordo di Andrea Cangini, già senatore di Forza Italia
Cosa ci dice delle Europee l’intervista di Vespa a Salvini. Il commento di Cangini
Il leader della Lega resterà imbrigliato nel cul-de-sac in cui si è consapevolmente infilato ormai da anni, e non sarà certo rinfocolando la fiamma antieuropeista che ne potrà uscire. La libertà di movimento e di scelta che caratterizza Meloni è già, di per sé, il segno della sua avvenuta vittoria sul campo di battaglia europeo
Del Pd resta solo l'immagine di Schlein. Il corsivo di Cangini
La segreteria dem sta rischiando molto, tanto più che manca la collegialità e la condivisione delle decisioni all’interno del partito. Un malessere generalizzato che arriva anche dall’Emilia-Romagna. Se il centrodestra dovesse mai trovare un candidato competitivo il colore politico della regione non sarebbe più il rosso e la Schlein non sarebbe più segretario del Pd
Tutte le giravolte della sinistra sulla Corte dei conti. La versione di Cangini
La Corte dei conti, il precedente di D’Alema e il caso dei controlli preventivi sulle pratiche dei terremotati nel corsivo di Andrea Cangini
La capacità politica di Elly. Sì, ma dove? Il corsivo di Cangini
Difficile, ormai, leggere le (mancate) gesta della neosegretaria Pd senza indossare le lenti dell’altrovismo. Il mistero di Elly, ovvero la sua originalità, mal si concilia con l’adozione da parte della segretaria di due retoriche tipiche del Pd: la questione di genere e il mito del campo largo