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Se Conte soffia il Tg3 al Pd. Il corsivo di Cangini

Per il capo grillino, che trattando con FdI è già riuscito a sottrarre agli amici-nemici del Pd e di Italia Viva la presidenza della commissione di Vigilanza sulla Rai, sarebbe un gran colpo dagli effetti pratici e soprattutto simbolici, ossia l’identificazione del Movimento 5 Stelle con quella Telekabul da sempre percepita come simbolo della sinistra-sinistra

Def, la linea della vaghezza. L'opinione di Cangini

Era chiaro sin da settembre che con le nuove regole di bilancio e con un Pil che arranca la manovra economia dell’anno successivo sarebbe stata problematica per l’Italia e potenzialmente deflagrante per la maggioranza di governo. Nasce da una complessità contabile largamente annunciata l’ambiguità del Documento di economia e finanza licenziato oggi dal Consiglio dei ministri

Conte, Schlein e il teatrino della politica pugliese. Il commento di Cangini

Tutti sapevano, tutti hanno fatto finta di nulla. Salvo poi, a scandalo conclamato, esibire mani pulite scaricando sul vicino di partito la responsabilità morale di un andazzo che da decenni costituisce una regola

Santanchè, quando la politica si affida alla magistratura. Il commento di Cangini

Capita sempre più spesso che le mozioni di sfiducia individuale siano “motivate” dall’iscrizione di questo o quel ministro nel registro degli indagati. Un istituto che, sussistendo nel nostro ordinamento la presunzione di innocenza, nasce a “garanzia” dell’imputato. Nella logica giustizialista, invece, è indice di colpevolezza, ed è su questa presunzione di colpevolezza che prendono corpo le richieste di sfiducia

La battaglia di Bernini per il futuro della democrazia. Il commento di Cangini

La battaglia del ministero dell’Università, marginalizzare i cattivi maestri e dare ai tanti don Abbondio in toga da Magnifico Rettore il coraggio che gli manca, è di estrema importanza. Un esempio per gli studenti, un servizio alla democrazia

Qual è lo scopo della lista di Bonino e Renzi? L'interrogativo di Cangini

La lista elettorale dedicata agli “Stati Uniti d’Europa” avrebbe senso se fosse il battesimo di una nuova formazione politica. Se, cioè, i capi dei rispettivi partitini fossero così generosi e lungimiranti da mettere sul piatto del progetto politico comune la propria testa, ovvero la propria leadership. Leadership spesso indiscutibili ed indiscusse. Ma non è così. Il commento di Andrea Cangini

Cosa significa l'ipotesi scissionista di Matteo Salvini. Il commento di Cangini

L’attacco è frontale, anche se Salvini ha lasciato che a condurlo fossero i suoi alleati europei di Identità e democrazia. Mossa spregiudicata, propedeutica non solo a massimizzare il risultato elettorale della Lega alle elezioni europee. Il commento di Andrea Cangini

Il sogno (o il bluff) della Difesa comune europea. Il commento di Cangini

Sono tanti i passi che, nel frattempo, si potrebbero e si dovrebbero compiere nell’attesa che uno choc o una resipiscenza collettiva inducano i singoli governi degli Stati membri a far compiere all’Europa politica quel balzo in avanti di cui si parla, invano, da tanti, troppi decenni. Il commento di Andrea Cangini

Il filopuntinismo di Salvini mina le basi della democrazia liberale. Il commento di Cangini

Mai come oggi, Salvini appare un uomo solo. Sa che dal risultato delle europee dipenderà il futuro della propria leadeship e, come e più di sempre, è pronto a tutto pur di raggranellare quale voto aggiuntivo. Il commento di Andrea Cangini

Forza Italia e il volo del calabrone. Il commento di Cangini

Morto il fondatore, si attendeva la morte prematura della sua creatura politica. Mai previsione si dimostrò tanto infondata. Nel suo rappresentarsi come una forza politica realista, Forza Italia marca la differenza nel centrodestra. E la chiarezza adamantina rispetto al conflitto ucraino così come all’ancoraggio europeo e atlantista fa il resto. Il commento di Andrea Cangini

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