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 About Antonio Signorini

Classe 1970, giornalista economico e politico in forza alla redazione romana del quotidiano il Giornale. Gavetta in agenzia, un passaggio nella free press, sempre mantenendo la passione per le relazioni industriali, i conti pubblici e la politica economica. Si definisce un attempato nativo digitale. Ha una laurea in Scienze politiche conseguita alla Cesare Alfieri di Firenze, tante riforme fa.

Sul lavoro Grillo rischia di ricadere nei cliché della vecchia sinistra

Era la fissazione degli anni Novanta. Lo scollamento dei partiti dagli interessi e dagli umori delle rispettive "basi". Roba passata, archeologia nell'era di Internet e, almeno in teoria, un problema inesistente per un movimento come quello di Beppe Grillo, dove si vota persino chi paga le sala convegni e il programma è scritto, almeno nelle intenzioni, secondo il modello del…

La Cgil vuole Barca all’Economia e Amato al Quirinale

Scrivi un articolo commentoso sul Pd ridotto a cinghia di trasmissione della Cgil e ti arrivano un paio di telefonate – di persone al di sopra di ogni sospetto - per dirti che non sei stato abbastanza cattivo. Alla conferenza programmatica che si è chiusa sabato – questa la tesi - Susanna Camusso, non ha solo dettato l’agenda a Pier…

Rischi e potenzialità della candidatura bersaniana di Dell'Aringa

La candidatura di Carlo Dell'Aringa nel listino del Pd è fino ad oggi il miglior colpo di Pier Luigi Bersani in campagna elettorale. Non perché il professore della Cattolica porti voti. E' sicuramente vicino alle posizioni della Cisl, ma non tanto da spostare i consensi del sindacato cattolico che resta politicamente eterogeneo, con una netta prevalenza di preferenze per il…

Monti anno I, ecco i promossi e i bocciati

Mario Monti: 6,5 Per essere un premier tecnico si è sempre mosso con una prudenza da normale capo del governo politico. Riforme appena abbozzate e condizionate dalla sua "maggioranza multicolore", a volte dai sindacati, spesso dal Quirinale, sempre dall'Europa. Corrado Passera: 7 Avrebbe potuto dire: Non si può fare crescita senza risorse e tra mille veti, ma non l'ha fatto.…

Tutti contro l'uomo da 400 miliardi. Ma solo a parole

La governance dell´Inps è un tema sempreverde. Chi lo tira in ballo generalmente utilizza motivazioni e argomenti diversi, ma alla fine l´obiettivo resta sempre lo stesso, il commissario straordinario nominato nel 2008 dal governo Berlusconi, Antonio Mastapasqua. O meglio i suoi poteri considerati eccessivi da tutti, anche se nessuno li tocca. Di tempeste la presidenza Inps ne ha affrontate tante.…

Prove tecniche di governissimo politico

Pdl, Pd e Udc sono costretti a mettersi d´accordo su scelte fondamentali di politica economica perché - confidano parlamentari della maggioranza direttamente coinvolti - la legge di stabilità 2013 non è la solita finanziaria tecnica dettata da via XX settembre. Di quelle che, al massimo, lasciano a deputati e senatori qualche mancia, evitando ogni responsabilità alla politica. Il lavoro “sporco” questa volta…

Chiudere l'Erasmus significa scommettere sulla fine dell'euro

C´era più Europa quando non c´era l´Euro. Quando andare in vacanza, per migliaia di studenti significava bighellonare tra le capitali del Vecchio continente, zaino in spalla, a imparare, conoscere e divertirsi, in ordine rigorosamente opposto. Dell´Inter rail, il biglietto che permetteva per poche lire (marchi, dracme e franchi) ai minori di 26 anni di viaggiare senza limiti dall´Irlanda al Mar…

La finanza creativa nelle pensioni

E se tutto il cancan sui conti dell’Inps fosse un modo per evitare fastidiose riduzioni di spesa, aggirare la spending review, dimostrare che a tagliare gli statali c’è solo da perdere soldi? Ogni volta che riemerge il tema buco che l’Inpdap ha portato in dote all’Inps con la fusione, a Palazzo Chigi suonano almeno tre campanelli di allarme.   E’…

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