Tracciare un profilo di Aldo Moro, a quarant’anni da quella tragica mattina in cui si consumò il sequestro e la strage di Via Fani, è estremamente difficile: da un lato perché si rischia di dire cose scontate, risapute, retoriche e ripetitive; dall’altro perché si può finire, come quasi sempre avviene in questo caso, per concentrare tutta l’attenzione sull’epilogo funesto, non…
Benedetto Ippolito
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Breve guida alla lettura filosofica di Papa Francesco
Sono già passati cinque anni da quando, dopo la consumazione della rinuncia di Benedetto XVI, Jorge Mario Bergoglio si affacciava sul sagrato di San Pietro come Papa Francesco. Sembra invece che siano trascorsi decenni da quel momento, specialmente perché da allora l’agenda delle priorità della Chiesa cattolica è mutata profondamente. Joseph Ratzinger ha sicuramente una biografia diversa, tutta mitteleuropea, con…
L’intesa fra Salvini e Di Maio? Bene ma solo se include tutto il centrodestra
In politica tutto è possibile, ma non per questo tutto è fattibile e digeribile. Sappiamo bene che il nostro sistema parlamentare, senza una maggioranza chiara e con un tripolarismo netto, implica necessariamente il ritorno alla politica politicata, fatta di accordi e mediazioni. Anzi, chi più saprà abbandonare il massimalismo, maggiormente sarà in grado di dimostrare di fare bene il suo…
Perché è giusto fare i conti con la Lega. Senza pregiudizi
Riflettendo con calma sulla politica nazionale, dopo il turbinio degli avvenimenti frenetici di questi giorni, emerge chiaramente che la grande novità è rappresentata dalla Lega di Matteo Salvini. E qui bisogna subito pesare bene le parole. Non si tratta della nascita di un nuovo partito, né dell’emergere di un nuovo leader. Salvini era già alla guida del Carroccio nella scorsa…
Perché sono favorevole all'unità del centrodestra
La vittoria del centrodestra è tanto certa quanto la mancanza di una sua maggioranza alla Camera e al Senato. Se volessimo utilizzare un’espressione altisonante, potremmo dire che è stata una “vittoria umiliata”, o comunque un successo a metà. Adesso, non soltanto a causa del suddetto gap numerico, per il centrodestra si apre una fase nuova e delicata, nella quale sarà…
Come cambia il Pd con Calenda e perché non sottovalutare la novità
La batosta elettorale del Partito Democratico rientra a pieno titolo tra i fatti inequivocabili del 4 marzo. Ormai è il momento, per il più importante partito della sinistra, di porre rimedio alla situazione e di tornare ad immaginare il futuro. Un punto di partenza è evidente. Lo spazio politico progressista, tremendamente ridimensionato, non è scomparso e non vede reali alternative…
Tre poli e due Italie davanti al Quirinale
I risultati delle elezioni politiche del 4 marzo sono oramai definitivi. Si presenta un quadro la cui complessità reale supera addirittura quella prevista alla vigilia. Il centrodestra è la coalizione vincente, sebbene sia lontana da avere la maggioranza numerica per formare da sola un governo politico. Il M5S è il partito di maggioranza relativa, nonostante secondo in termini di seggi:…
Perché il fenomeno Nimby blocca lo sviluppo dell'Italia
Il nostro Paese non è mai stato culla dell’industrializzazione. Con una certa malizia lo storico Dannis Mach Smith ha potuto dire che il Meridione agli inizi del secolo scorso era ancora a un livello di arretratezza medievale. È anche in ragione di questo gap economico che uno dei punti decisivi dell’ideologia fascista fu l’industrializzazione autoritaria e la creazione dello Stato-imprenditore,…
Paura populismi? Una lettura critica dell'editoriale di Ezio Mauro su Repubblica
Siamo ormai giunti alla fine della campagna elettorale. Poco resta da dire d’intelligente, in verità, che non sia già stato detto e dibattuto. Quasi tutto è stato sviscerato, infatti, nel corso di queste ultime quattro settimane di confronto e scontro durissimo e competitivo tra le forze politiche e tra i diversi osservatori. Rimane il compito interpretativo, che già fa capolino…
Perché è giusto il pugno di ferro del Miur che condanna la violenza in cattedra
La violenza, si sa, è una brutta bestia. Anche se, come ammaestrava Stanley Kubrik in Arancia meccanica, il fenomeno si declina in moltissimi modi. Purtroppo, in Italia vediamo ascendere alle cronache continui fatti brutali che attraversano la vita privata di tante persone. La violenza politica, però, rappresenta un malanno speciale, che richiede ovviamente un controllo eccezionale, anche educativo, da parte…