Papa Francesco, con la sua opposizione all’intervento americano in Siria contro Assad e la condanna dei produttori d’armamenti, sembrava condividere la posizione dei pacifisti assoluti, contrari a qualsiasi uso della forza militare. I massacri dei cristiani in Medio Oriente e in Africa gli hanno fatto cambiare idea o, almeno hanno mutato i suoi toni. Con la cautela che contraddistingue ogni…
Carlo Jean
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Che cosa (non) cambierà con l'accordo Usa-Iran
Pubblichiamo di seguito la seconda parte dell'analisi del generale Carlo Jean; la prima parte, pubblicata ieri, si può leggere qui L’accordo fra gli USA e l’Iran sul nucleare potrebbe preludere a intese più ampie sugli assetti geopolitici dell’intero Medio Oriente. Non credo che preluda a un mutamento delle alleanze di Washington a favore dell’Iran. Esso comunque già combatte in Iraq…
Chi teme davvero l'accordo Usa-Iran
L’accordo sul nucleare iraniano è stato definito un avvenimento storico. Avrà un notevole impatto sui conflitti in corso nel Medio Oriente. Non ne promuove la stabilità. Non può essere alla base di un nuovo ordine politico. Non contribuirà a superare il contrasto fra gli sciiti e i sunniti. Esso è geopolitico. Vede contrapposti l’Arabia Saudita e l’Iran. Coinvolge anche la…
Isis, ecco cosa cela la lotta fra sciiti e sunniti
Sul futuro del Medio Oriente domina una crescente incertezza, di recente aumentata dalle indiscrezioni su di un possibile intervento turco nelle province siriane nordoccidentali (a Nord di Aleppo e di Iblid). Ad Ankara è stata più volte discussa la creazione di una fascia cuscinetto a Sud del confine con la Siria. Servirebbe a sistemare parte dei rifugiati siriani e a…
Immigrazione, ecco il pugno allo stomaco incassato da Renzi in Europa
Data anche l’irruente avanzata dei populismi e dei localismi, i temi legati all’immigrazione hanno in Europa troppa valenza politica interna per essere regolati a livello comunitario. Tutti si appellano alla solidarietà e ai grandi principi che hanno informato la costruzione europea. E’ un’ipocrisia. La realtà è diversa. La solidarietà ha un preciso limite. Nessuno ne accetta i costi, eccetto nel…
Isis, il jolly curdo nella mani di Washington
L’occupazione da parte delle Unità curdo-siriane di Protezione del Popolo (Ypg) della città di Tal Abyad a est di Kobane, ha una notevole importanza. Mette in comunicazione due province curde sul confine turco. Interrompe la via più facile per collegare Raqqa, la “capitale” dell’Isis in Siria, con la Turchia. VITTORIA POSSIBILE Lungo essa, transitano i rifornimenti e i volontari necessari…
Come cambierà (forse) la politica estera turca
Il futuro governo turco sarà di coalizione. Mi sembra improbabile che Erdogan e l’AKP rischino nuove elezioni. La politica estera turca ne sarà influenzata non solo nel metodo, ma anche nei contenuti. Nel metodo, perché finirà l’enfasi posta sul “grande capo”, nuovo salvatore dell’identità turca, che prendeva decisioni che non potevano essere contestate. Nel merito, poiché è verosimile che qualsiasi…
Come e perché Al Sisi vuole riformare l'Islam
Nella recente visita in Germania, il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi ha ribadito che l’Islam ha per prima cosa bisogno di una riforma religiosa profonda, un concetto che ha già espresso nel discorso fatto il 1° gennaio scorso all’Università al-Azhar, da mille anni centro culturale del sunnismo. Secondo Al-Sisi, solo tale riforma consentirebbe all’Islam di partecipare alla modernità, di emarginare…
Arabia Saudita, tutte le mosse geopolitiche di re Salman
Il nuovo re Salman bin Abdulaziz ha impresso un nuovo dinamismo alla politica interna ed estera dell’Arabia Saudita. All’interno ha ringiovanito i responsabili politici del Regno, accelerando l’ascesa al trono della terza generazione della famiglia reale. Il nuovo crown prince ha 55 anni. Il suo vice, terzo nella linea di successione, 35. Spera di rendere più efficiente e solido il…
Immigrazione, come e dove fare la selezione dei rifugiati
L’aumento del numero degli immigranti che attraversano in Mediterraneo deriva poi dalla destabilizzazione dell’Africa settentrionale, dovuta alle primavere arabe. Con esse, sono caduti gli accordi fra l’Europa e i regimi autoritari della regione. Essi consentivano agli europei di conservare la loro buona coscienza. Le carovane d’immigranti venivano respinte nel Sahara. Che fine facessero è facile da immaginare. Però, non si vedeva.…