Data anche l’irruente avanzata dei populismi e dei localismi, i temi legati all’immigrazione hanno in Europa troppa valenza politica interna per essere regolati a livello comunitario. Tutti si appellano alla solidarietà e ai grandi principi che hanno informato la costruzione europea. E’ un’ipocrisia. La realtà è diversa. La solidarietà ha un preciso limite. Nessuno ne accetta i costi, eccetto nel…
Carlo Jean
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Isis, il jolly curdo nella mani di Washington
L’occupazione da parte delle Unità curdo-siriane di Protezione del Popolo (Ypg) della città di Tal Abyad a est di Kobane, ha una notevole importanza. Mette in comunicazione due province curde sul confine turco. Interrompe la via più facile per collegare Raqqa, la “capitale” dell’Isis in Siria, con la Turchia. VITTORIA POSSIBILE Lungo essa, transitano i rifornimenti e i volontari necessari…
Come cambierà (forse) la politica estera turca
Il futuro governo turco sarà di coalizione. Mi sembra improbabile che Erdogan e l’AKP rischino nuove elezioni. La politica estera turca ne sarà influenzata non solo nel metodo, ma anche nei contenuti. Nel metodo, perché finirà l’enfasi posta sul “grande capo”, nuovo salvatore dell’identità turca, che prendeva decisioni che non potevano essere contestate. Nel merito, poiché è verosimile che qualsiasi…
Come e perché Al Sisi vuole riformare l'Islam
Nella recente visita in Germania, il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi ha ribadito che l’Islam ha per prima cosa bisogno di una riforma religiosa profonda, un concetto che ha già espresso nel discorso fatto il 1° gennaio scorso all’Università al-Azhar, da mille anni centro culturale del sunnismo. Secondo Al-Sisi, solo tale riforma consentirebbe all’Islam di partecipare alla modernità, di emarginare…
Arabia Saudita, tutte le mosse geopolitiche di re Salman
Il nuovo re Salman bin Abdulaziz ha impresso un nuovo dinamismo alla politica interna ed estera dell’Arabia Saudita. All’interno ha ringiovanito i responsabili politici del Regno, accelerando l’ascesa al trono della terza generazione della famiglia reale. Il nuovo crown prince ha 55 anni. Il suo vice, terzo nella linea di successione, 35. Spera di rendere più efficiente e solido il…
Immigrazione, come e dove fare la selezione dei rifugiati
L’aumento del numero degli immigranti che attraversano in Mediterraneo deriva poi dalla destabilizzazione dell’Africa settentrionale, dovuta alle primavere arabe. Con esse, sono caduti gli accordi fra l’Europa e i regimi autoritari della regione. Essi consentivano agli europei di conservare la loro buona coscienza. Le carovane d’immigranti venivano respinte nel Sahara. Che fine facessero è facile da immaginare. Però, non si vedeva.…
Vi spiego perché l'immigrazione dall'Africa aumenterà
Il Consiglio Europeo ha adottato misure solo cosmetiche per ridurre le perdite subite dai boat people in Mediterraneo e per regolare i flussi di immigrati fra gli Stati dell’Unione. E’ stato un fallimento morale e politico. Misteriosa rimane la politica europea sul come limitare i flussi immigratori che dall’Africa sub-sahariana e dall’Asia Meridionale, attraverso il Sahara, raggiungono la sponda Sud…
Rebus Libia. L'analisi di Carlo Jean
Lunedì 20 si riuniranno i ministri degli esteri dei paesi dell’UE per discutere la situazione in Libia. Federica Mogherini ha preparato un documento di riflessione che dovrebbe permettere ai ministri di “discutere concretamente” su cosa l’UE dovrebbe fare. Le soluzioni previste presuppongono tutte che esista un governo libico con cui trattare. Esso non esiste. Perciò ho messo il “concretamente” fra…
Perché anche il Congresso Usa appoggerà Obama sull'Iran
L’accordo quadro, concordato a Losanna tra il gruppo “5+1” e l’Iran, molto probabilmente diverrà definitivo a fine giugno. Anche allora costituirà solo un elemento della complessa scacchiera geopolitica di una regione chiave come il Medio Oriente. Non garantirà che Teheran rinunci definitamente all’arma nucleare. Sarebbe possibile solo se lo decidessero i responsabili politici dell’Iran. Oltre la questione dei dettagli, aspetto…
Yemen, tutti gli intrecci e le contrapposizioni
Per la bellezza del paesaggio, l’abbondanza d’acqua e la ricchezza commerciale, i romani chiamavano “Arabia Felix” l’attuale Yemen del Nord, già sede del favoloso regno di Saba. La regione è abitata dai fedeli di una setta sciita, lo “zaydismo”, molto differente dallo sciismo iraniano. Riconosce solo cinque, anziché dodici iman. E’ moderato e teologicamente molto simile al sunnismo. La setta…