Dopo l’entusiasmo per le dimostrazioni di piazza che in tre mesi hanno fatto fuggire da Kiev il presidente Viktor Yanukovich, è giunta l’ora della verità. La ricostruzione della normalità è sempre più difficile della distruzione di un regime. Lo si è visto nelle primavere arabe. Per complicare le cose, l’opposizione è divisa. Le varie fazioni bisticceranno fra di loro. I…
Carlo Jean
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Internet, ecco i veri interessi del finto anti-americanismo di Merkel e Hollande
Le dispute sulle rivelazioni di Edward Snowden sulla massiccia raccolta - da parte della National Security Agency (NSA) e delle agenzie ad essa associate nell’accordo Five Eyes (UK, Canada, Australia e Nuova Zelanda) - dei dati dalla rete globale Internet, continua a suscitare tensioni fra l’Europa e gli USA. Vi è in questo molta ipocrisia. La retorica dei principi si…
Perché l'egemonia del dollaro Usa è destinata a durare
Le teorie sui cicli di vita degli imperi – da Vico, a Kennedy, a Ferguson – hanno sempre evidenziato la stretta correlazione fra potenza economica e geopolitico-militare. Il declino degli imperi è stato preceduto dal loro indebitamento. PRESTIGIO IN CALO Una recente interessante pubblicazione dell’International Institute for Strategic Studies - Alan Wheatley (ed) “The Power of Currencies and Currencies of…
Così lo zar Vladimir ha trasformato Sochi in Putingrad
L’apertura dei giochi invernali di Sochi è stata dominata dalle critiche per la legislazione e la propaganda anti-gay fatta dal Cremlino, perché non tutti i lavori erano stati terminati, perché si era speso troppo (ben 51 miliardi di dollari, contro i meno di 15 spesi per le Olimpiadi di Londra) e dalle preoccupazioni per la sicurezza. Esse sono state accresciute…
Così il terrorismo europeo prende forma in Siria
L’intelligence occidentale è preoccupata per il grande numero di giovani europei – da millecinquecento a duemila – che ha raggiunto i jihadisti/al-qaedisti in lotta in Siria contro il regime di Basher al-Assad. Prima o poi ritorneranno, addestrati, induriti e più radicalizzati di quanto siano ora. Si tratta nella quasi totalità di figli d’immigrati dall’Africa settentrionale, dal Medio Oriente e, per il…
Egitto: rivolta popolare o guerra civile?
Il terzo anniversario dell’inizio della rivolta che, dopo 18 giorni, cacciò dal potere il presidente Hosni Mubarak è stato caratterizzato da un aumento delle violenze non tanto da parte dei manifestanti, che protestavano contro il governo transitorio e la cacciata di Mohamed Morsi dalla presidenza, ma soprattutto dell’Ansar Beit al-Maqdis (“sostenitori di Gerusalemme”), che costituisce ormai “l’ala armata della Fratellanza…
Vi spiego perché l'Ucraina è in fiamme
Gli scontri fra manifestanti e polizia si sono radicalizzati e si sono estesi da Kiev a molte altre città ucraine, specie in quelle occidentali, come Leopoli, più filoeuropee o, almeno, più antirusse. Le dimostrazioni si sono fatte più violente. Stanno sempre più trasformandosi in rivolte contro il filorusso presidente Viktor Yanukovic. Gran parte dei dimostranti indossa il casco. Aumenta il…
Ecco cosa anima la vigilia dei negoziati di Ginevra 2
Dopo numerosi rinvii, si aprirà mercoledì 22 a Montreux il negoziato sulla Siria. Illusorie sono le speranze che possa far terminare violenze e stragi. La situazione militare è di stallo. L’esercito governativo del presidente Basher al-Assad ha negli ultimi tre mesi ottenuto qualche successo. Nonostante i cospicui rifornimenti di armi dalla Russia e di denaro dall’Iran e il sostegno dell’Hezbollah…
Bravo Obama sull'Nsa
Venerdì scorso, 17 gennaio, Obama ha pronunciato l’atteso discorso sulle rivelazioni fatte da Edward Snowden, un contractor dell’NSA (National Security Agency), l’Agenzia Fort Meade, responsabile dell’intelligence elettronica statunitense. Le rivelazioni avevano sollevato un “polverone” sia negli Usa, da parte dei sostenitori della privacy, protetta costituzionalmente dal 4° emendamento, sia da parte di numerosi governi stranieri, che hanno protestato sull’intrusione degli…
Vita e contraddizioni di Sharon, il generale che salvò Israele
Ariel Sharon – generale, più volte ministro e presidente del consiglio dei ministri d’Israele dal 2001 alla fine del 2005 - è sicuramente una delle figure più controverse dei sei decenni di storia dello Stato Ebraico, della quale è stato un protagonista. È stato sia da militare sia da politico un personaggio imprevedibile, discusso, criticato o esaltato. ALTI E BASSI…