Si fa un referendum di tipo confermativo per rimettere la scelta definitiva al corpo elettorale perché la Costituzione lo consente (art. 138.3) e perché tutti lo vogliono. Lo vogliono coloro che in Parlamento si sono opposti al progetto poi approvato come hanno sempre detto; lo vogliono il Governo e la maggioranza per dare alla riforma stessa una importante – si…
Carlo Fusaro
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Ecco tutte le fissazioni di Gustavo Zagrebelsky per il No al referendum
La riforma ha naturalmente i suoi oppositori, numerosi e spesso assai rumorosi: i partiti che l’hanno osteggiata in Parlamento; i cittadini che non la condividono; commentatori, opinionisti ed esperti, inclusi un certo numero di accademici (in particolare politologi e costituzionalisti). Si tratta di un panorama variegato di posizioni che vanno dalla destra alla sinistra passando per il M5S e alcuni…
Tutte le incognite della riforma costituzionale
Tutte le riforme – come tutti i cambiamenti veri – comportano incognite. Riforme a esito sicuro e garantito non se ne conoscono: e questa non fa eccezione. Altrimenti non sarebbero una cosa seria. Ci sono comunque innovazioni sulle quali si può mettere una mano sul fuoco, per così dire: non comportano incertezze, né dubbi: il superamento del bicameralismo paritario indifferenziato,…
Italicum, tutti i dettagli sulla legge elettorale
Non possiamo qui farla troppo lunga. Ma occorre comunque valutarla in prospettiva. Dal 1948 al 1993 abbiamo avuto un sistema proporzionale. Combinato con il nostro bicameralismo paritario perfetto ha imposto sempre governi di coalizione. I governi di coalizione (di più partiti alleati) hanno pregi e difetti. Verso la fine degli anni Ottanta – ormai – prevalevano largamente i difetti: instabilità,…
Qual è il rapporto tra Italicum e riforma costituzionale
Questa riforma si sposa bene con la nuova legge elettorale. Come si è già osservato questa è una delle sue caratteristiche principali: è la prima volta che – finalmente – si agisce coerentemente e contestualmente su materia elettorale e costituzionale. D’altra parte l’esperienza aveva insegnato che non si poteva andare avanti come prima: specie dopo la svolta maggioritaria del 1993.…
Cosa cambia, per i cittadini, con la riforma costituzionale
Molti anni fa (si era precisamente nel 1992) un presidente del Consiglio italiano, alle prese con l’ennesima crisi che avrebbe portato a un’altra clamorosa svalutazione della lira (l’ultima prima dell’euro) disse: "Con le riforme costituzionali non si mangia". Aveva torto e aveva ragione al tempo stesso. Aveva ragione nel senso che voleva dire che cambiare il sistema politico-istituzionale di per…
La pagella del prof. Fusaro sulla riforma costituzionale
Proponiamo qui una tabella tematica dei contenuti della riforma costituzionale con una puntuale valutazione – ovviamente sintetica – di essi (clicca sulla tabella per vedere la valutazione completa). Se si esamina la tabella si vede che il voto alle singole innovazioni della Riforma è largamente positivo: abbiamo dato tre 10, tre 9, nove 8, un 7 e un 6. Media più…
Perché questa riforma costituzionale è diversa dalle precedenti
Questa riforma ha alcune importanti caratteristiche di fondo che la distinguono da tutte quelle – riuscite o (per lo più) fallite – che l’hanno preceduta: (1) diversamente da alcuni precedenti (1993, 1997) è una riforma che rispetta al 100% - cioè testualmente e rigorosamente – il procedimento disciplinato dall’art. 138 della Costituzione stessa (che non è stato cambiato e non…
Chi ha votato la riforma costituzionale in Parlamento
Al Senato, la riforma è stata votata da 180 senatori su 315 elettivi il che rappresenta un solido 57% (ben oltre la metà più uno che è di 158 senatori, 161 considerando anche quelli a vita, dei quali però si è espresso solo il presidente emerito Napolitano, mentre la senatrice Cattaneo si è astenuta). Alla Camera da 361 deputati su…
Ecco cosa pensa Sergio Mattarella della riforma costituzionale
I contenuti di massima di questa riforma costituzionale sono stati voluti – guardando indietro nel tempo – da quasi tutte le forze politiche e culturali. Come accade, queste si sono poi divise sulle soluzioni specifiche. Senza andare troppo in là, si può ben dire che questa riforma è stata voluta prima di tutto dall’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (ma…