Intorno alle 21 di martedì sera (le 22 ora locale) ci sono state tre esplosioni all’aeroporto Ataturk di Istanbul, in Turchia: il bilancio provvisorio parla di almeno 41 morti accertati e 239 feriti, di cui alcuni in gravi condizioni. Alcuni funzionari turchi hanno riferito subito alla CNN che era “probabile” che si fosse trattato di un attentato suicida. Non ci sono ancora rivendicazioni, ma seguendo il modus operandi…
Emanuele Rossi
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Haftar va a Mosca, tutti gli interessi della Russia sulla Libia
"Una fonte" rivela che "il capo delle forze armate libiche, il generale Khalifa Haftar", è arrivato "domenica in Russia", scrive Sputnik, media finanziato dal Cremlino. E dunque, due considerazioni: primo, Haftar è effettivamente a Mosca, le fonti che parlano con il sito russo di solito lo fanno per diffondere informazioni in via non ufficiale (dati i collegamenti con il governo); secondo,…
La Falluja liberata
Fallujah, "la città dalle cento moschee" a una cinquantina di chilometri a ovest della capitale irachena Baghdad, è stata liberata dall'occupazione sharitico-militarista dello Stato islamico. Sono gli iracheni, che hanno portato avanti l'offensiva con esercito regolare, truppe speciali e milizie sciite, ad annunciare la fine della battaglia. "It's over", anche l'ultimo quartiere (al Golan) è stato riconquistato, 1800 miliziani baghdadisti…
Brexit, ecco come si esce dall'Unione europea
Giovedì 23 giugno la Gran Bretagna ha deciso con un referendum di uscire dall'Unione Europea. Le conseguenze sono per il momento incalcolabili, i mercati hanno reagito in modo terrorizzato, il prezzo del petrolio è calato, la sterlina ha toccato i minimi nel rapporto col dollaro dal 1985, l’indice britannico FTSE 250 (che raduna l’andamento di alcune delle principali aziende britanniche quotate…
Che cosa si dice tra gli analisti Usa della Brexit
La Gran Bretagna merita un premier che rispetti le volontà del popolo, ha detto David Cameron nella conferenza stampa davanti al 10 di Downing Street mentre annunciava dimissioni dalla guida del governo. Oltre diciassette milioni (il 52 per cento dei votanti) hanno deciso giovedì 23 giugno di far uscire il Regno Unito dall'Unione Europea, e Cameron, che ha voluto il…
Ecco come in Russia i politici gongolano per la Brexit
Mentre Margarita Simonyan, l'editor in chief della versione in inglese di RT, la tv satellite del Cremlino, tweettava l'hashtag #whereismypopcorn per festeggiare le Brexit, sui canali più importanti della comunicazione di stato russa andava in scena la solita cortina fumogena di dichiarazioni. Editor in chief of RT: "The fun times are beginning. Where's my popcorn?" #Brexit https://t.co/rONQt3O7RF — Jack Farchy…
Ecco chi ha votato per la Brexit
Gli elettori inglesi hanno votato per far uscire la Gran Bretagna dall'Unione Europeo: la "Brexit", ossia la "Britain Exit" è una realtà. Il referendum tenutosi giovedì 23 marzo ha consegnato la vittoria al fronte dei Leave con una quota superiore al 51 per cento. L'affluenza è stata molto alta e per questo la percentuale ha oscillato tra "In" e "Out" per diverse ore, ma intorno…
Trump cerca i riflettori della Brexit, ma la Scozia non lo vuole
"Il re del debito è un pericolo per l'economia americana" ha detto Hillary Clinton del suo quasi-certo avversario alle presidenziali Donald Trump (il riferimento, duro, anche alla disastrosa crisi economica in cui versa la campagna dello sfidante), mentre il magnate newyorchese che correrà per i repubblicani ha risposto "è una bugiarda di prim'ordine". Si scaldano gli animi a poche settimane dalle convention di…
Che cosa si dice tra i vertici militari Usa della Libia
Almeno trentaquattro miliziani misuratini sono rimasti uccisi martedì (altri cento feriti) durante gli scontri con lo Stato islamico a Sirte, la città costiera libica in cui i baghdadisti avevano costruito la più grande roccaforte statuale extra Siraq. Si tratta del colpo più duro subito dall'offensiva lanciata il mese scorso da alcune delle principali fazioni fedeli al nuovo pseudo-governo, non ancora del tutto insediato…
Chi sono e come scalpitano i falchi di Hillary Clinton
Oggi, mercoledì 22 giugno, Victoria Nuland, assistente del segretario di Stato americano per gli affari europei e euroasiatici, arriva a Kiev per incontrare una delegazione di alti funzionari del governo ucraino e discutere della guerra nella regione orientale del Donbass, dell'attuazione degli accordi di Minsk (quelli che dovrebbero porre fine alle ostilità, firmati più di un anno fa con la Russia, ma ancora…