Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha detto che il suo omologo siriano Bashar el Assad potrebbe partecipare al processo di transizione di potere per risolvere la guerra civile. «Sia un processo di transizione senza Assad che uno con Assad sono possibili ─ le parole di Erdogan al termine della preghiera per l'Eid al Adha di ieri a Istanbul ─…
Emanuele Rossi
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Merkel apre ad Assad (seguendo la linea russa e americana)
In una conferenza stampa a margine del vertice UE sui migranti, la Cancelliera tedesca Angela Merkel in risposta a una domanda sulla crisi siriana ha dichiarato: «Dobbiamo parlare con molti attori, questo include Assad, ma anche altri». Gli altri comprendono un po' tutti, Stati Uniti, Russia, Iran, paesi sunniti del Golfo, ma non sono notizia: la notizia è l'apertura della…
C'è libero il posto per guidare la Coalizione anti-IS: si preferiscono perditempo
Barack Obama perderà l'uomo centrale nella gestione dell'operazione militare contro lo Stato islamico: i primi di novembre il generale John Allen darà ufficialmente le dimissioni dal ruolo di inviato americano per pianificare le attività della Coalizione internazionale "anti-IS". Più o meno un anno fa, per diretta volontà del presidente, l'Amministrazione americana richiamò dalla pensione Allen, generale a quattro stelle dei…
Uniti contro i profughi: grande campagna del Califfo (e non solo)
Il 24 settembre dell'anno 622 il profeta Maometto completò il viaggio dalla patria natia, Mecca, verso l'oasi di Yathrib, poi rinominata Medina. Il viaggio prese il nome di "hijra" e coloro che accompagnarono il Profeta divennero i "muhajirun". Tra loro c'era il miglior amico di Maometto, il futuro califfo Abu Bakr: i due arrivarono per ultimi a Medina perché impiegarono…
Tutte le sintonie fra Usa e Russia in Siria
Sul campo di battaglia c'è un'effettiva convergenza tra Stati Uniti (e dunque Russia) e il governo siriano di Bashar el Assad. Questa convergenza informale, fatta di attacchi contro una sorta di nemico comune, lo Stato islamico, (molto meno nemico per Damasco) è continuamente negata dai funzionari di Washington. Però, nei fatti, gli aerei americani non colpiscono per mille ragioni diplomatiche…
Forze speciali americane in Niger contro Boko Haram califfale
Un giornalista della Reuters è andato nella città di Diffa, in Niger, dove ha assistito ad una riunione a cui insieme a 75 capi villaggio, politici e comandanti militari locali, hanno preso parte anche degli uomini delle Special Operations Forces americane. L'argomento del vertice era organizzare una difesa credibile contro gli attacchi di Boko Haram. Il gruppo islamista nigeriano nel marzo 2015 s'è impegnato nella baya…
I report del Pentagono, la trasparenza democratica, e Hillary
Una cinquantina di analisti dell'intelligence americana hanno denunciato i superiori del Comando Centrale (CentCom) perché manipolavano i loro report: sarebbero stati modificati per rendere l'idea che la guerra contro lo Stato islamico stava riportando risultati positivi, quasi vittoriosi. I report finivano in mano alla Casa Bianca e al Pentagono: la questione dunque altera la catena di controllo del comando, secondo…
Step up dei raid occidentali in Siria (ma non basta)
Magari è solo una coincidenza temporale, ma dal momento in cui si sono cominciati a registrare i nuovi movimenti russi in Siria (obiettivo dichiarato: combattere lo Stato islamico; obiettivo chiaro: difendere il governo di Damasco), diversi altri Paesi dell'asse occidentale hanno aumentato il proprio coinvolgimento. I primi a muoversi gli inglesi: piaccia a no al nuovo leader dei Labour Jeremy…
Putin difende l'arrivo dei russi in Siria
«Se non fosse arrivata al Russia a difendere la Siria, la situazione nel paese sarebbe finita peggio che in Libia» ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante il suo speech a una conferenza sulla sicurezza regionale a Dushanbe, capitale del Tagikistan. È una dichiarazione piena di dottrina politica, non è una semplice giustificazione al proprio rinnovato impegno al fianco…
Ecco le vere mire della Russia in Siria
«Non molti lo ricordano coi necessari approfondimenti e calendario di atrocità, ma la guerra di Assad è principalmente contro i suoi oppositori cioè cittadini siriani, oggi organizzati militarmente, che volevano un'apertura riformatrice di Damasco. In Siria si muore, e dalla Siria si scappa, perché non passa giorno che una città, senza risparmiare ospedali, venga presa di mira dall'esercito di Damasco.…













